JOHANNESBURG, 05 SET – Il presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe, 87 anni, ha un cancro alla prostata che lo portera' alla tomba entro l'anno prossimo. Lo rivelerebbe un cablogramma dell'ambasciata americana a Harare diffuso da Wikileaks e citato oggi da media online sudafricani.
Il messaggio dell'ambasciata americana, secondo l'agenzia sudafricana Sapa citata dal sito News24, risale al giugno 2008, quando Gideon Gono, il banchiere personale del presidente che governa l'ex Rhodesia con pugno di ferro dal 1980, rivelo' all'ambasciatore James McGee che Mugabe aveva un tumore alla prostata e che i medici gli avevano diagnosticato al massimo altri cinque anni di vita.
Il partito al potere Zanu-Pf finora ha sempre negato che il suo leader abbia gravi problemi di salute, nonostante i suoi frequenti ricoveri in cliniche in Asia, cinque solo quest'anno. Ma la rivelazione di Wikileaks e' stata sorprendentemente pubblicata ieri anche dal quotidiano dello Zimbabwe Sunday Mail, sotto stretto controllo dello Zanu-Pf, in quello che viene interpretato come un sintomo di crescenti divisioni in seno al partito al potere.
Gono ha negato di aver fatto queste dichiarazioni. Il colloquio avvenne nel pieno della crisi seguita alla vittoria nel primo turno delle elezioni generali in Zimbabwe del leader dell'opposizione Morgan Tsvangirai. L'esito elettorale scateno' le violenze squadristiche dei partigiani di Mugabe, tanto che Tsvangirai rinuncio' a presentarsi al secondo turno.
La crisi fu risolta nel settembre 2008 con un accordo determinato dalle pressioni internazionali, che dette vita a una coabitazione al potere fra Mugabe, presidente, e Tsvangirai, primo ministro. L'accordo ha permesso di arrestare la caduta libera dell'economia dell'ex granaio dell'Africa australe, ma la coabitazione ha portato a una paralisi politica.
Sabato scorso Mugabe ha annunciato l'intenzione di tenere elezioni anticipate entro marzo 2012, anche qualora la nuova Costituzione e la nuova legge elettorale attualmente in fase di elaborazione non siano state ancora adottate. Il Movimento per il cambiamento democratico (Mdc) di Tsvangirai ha escluso di partecipare a elezioni se non ci saranno prima una nuova Costituzione, una nuova legge elettorale e nuove leggi che regolino la sicurezza.
