Il Corriere della Sera: “Iva, un miliardo per il rinvio.” Per non finire sotto tutela. Editoriale di Alberto Alesina e Francesco Giavazzi:
Leggi anche:ย Matteo Renzi segretario del Pd. Eugenio Scalfari: โVincerร , ma che caosโ
“Il mondo cambia ma la politica economica in Italia รจ ferma. Negli Stati Uniti la Federal Reserve ha annunciato la fine del ยซquantitative easingยป, la straordinaria immissione di liquiditร sui mercati che durava da oltre quattro anni. Non c’รจ di che sorprendersi. L’economia americana ha ripreso a crescere e la disoccupazione รจ scesa al 7,2%. Molti anzi pensano che Ben Bernanke avrebbe dovuto cambiare rotta anche prima. Gli effetti giร si vedono: i rendimenti dei titoli decennali emessi dal Tesoro americano sono saliti di un punto in poche settimane, dall’1,6 al 2,6%. I titoli decennali tedeschi li hanno seguiti, con rendimenti anch’essi in salita. Per noi sono cattive notizie: con un debito al 130% del Prodotto interno lordo il deficit pubblico รจ particolarmente sensibile a variazioni nei tassi di interesse.
Il Consiglio europeo di giovedรฌ chiuderร la ยซprocedura di infrazione per deficit eccessivoยป aperta contro l’Italia nel 2009.”
Il piano di Saccomanni per il rinvio. Articolo diย Stefania Tamburello:
Leggi anche:ย Iva, Enrico Letta: โLโaumento? Lo decise Berlusconi nel 2011โณ
“ยซSto lavorando, c’รจ da lavorare. Stiamo individuando delle opzioni. Ma il governo le valuterร collegialmenteยป. Il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni ieri รจ rimasto a casa, a Roma. Non รจ andato al ministero ma non รจ stata una domenica di solo riposo dopo le discussioni di Bruxelles. In contatto telefonico col presidente del Consiglio Enrico Letta, ha approfondito i dossier piรน delicati in attesa di una decisione, primo fra tutti quello sul rinvio dell’aumento di 1 punto di Iva che scatterร il 1ยฐ luglio. Il pressing del capogruppo Pdl alla Camera Renato Brunetta, le polemiche politiche, non lo turbano piรน di tanto. Saccomanni le aveva messe in conto quando aveva accettato il difficile compito di assumere la regia dei conti pubblici del governo Letta.
ยซServe una larga intesaยป ripete da giorni. Come dire che il problema รจ politico non tecnico. Perchรฉ se cosรฌ fosse, se si trattasse solo di numeri non ci sarebbero molte alternative al restare fermi, a non toccare nulla. Perlomeno in questa fase. Perchรฉ le risorse per finanziare la misura fiscale, dopo la sospensione dell’Imu e il pacchetto lavoro, sono scarse. Saccomanni non dร cifre ma dal Tesoro filtra che i tecnici del ministero sarebbero comunque riusciti a recuperare i fondi, circa 1 miliardo, necessari a sostenere un rinvio dell’aumento dell’Iva di tre mesi. La decisione comunque sarร ยซcollegialeยป come lo sarร l’eventuale assunzione di costi piรน gravosi. Nelle casse dello Stato non ci sono infatti tesoretti o riserve, ma solo capitoli di spesa e di entrata da verificare per vedere se ci sono spazi da recuperare. Saccomanni, a dire il vero, lo sapeva anche prima di diventare ministro dell’Economia. Ma ora, a cinquanta giorni dalla sua nomina, ne ha avuto la conferma.”
La prima pagina de La Repubblica: “Solo un miliardo per il lavoro.”
La Stampa: “I sindacati: patto con Letta.” Il primato delle regole su voto popolare. Editoriale di Vladimiro Zagrebelsky:
“Lโaspirazione dell’onorevole Biancofiore a ricorrere alla Corte europea dei diritti umani, in difesa del diritto di Silvio Berlusconi a un processo equo, non ha spazio nel sistema europeo di cui lโItalia รจ parte. Alla Corte europea possono ricorrere le vittime, non gli amici ed estimatori.ย Quella dichiarazione puรฒ dunque essere relegata tra le stravaganze. Ma non va lasciato in ombra un tema – quello delle conseguenze di condanne sul diritto dei cittadini di partecipare alle elezioni – che invece merita di essere trattato e discusso con riferimento al diritto europeo, cui lโItalia รจ legata. Per garantire la democraticitร degli Stati europei, la Convenzione europea dei diritti umani stabilisce che le elezioni si svolgano in modo da assicurare ยซla libera espressione dellโopinione del popolo sulla scelta del corpo legislativoยป.
Israele riscopre la paura nel Golan. Dall’inviata Francesca Paci:
“Nei ventitrรฉ anni trascorsi a Kidmat Zvi, tra i mango e le mele del Golan, Michael Raikan non ha mai guardato con apprensione al confine siriano distante un tiro di schioppo. Oggi non passa giorno senza chiedersi se non sarebbe meglio lasciare il consiglio comunale e portare altrove i suoi quattro figli: ยซLโeco dei colpi รจ cosรฌ forte che non distingui piรน le nostre esercitazioni militari, come quelle dei giorni scorsi, dagli scontri tra lโesercito di Assad e i ribelli. Ci stiamo preparando al peggio: abbiamo aperto e pulito i rifugi antiaereo, abbiamo fatto scorte di acqua, cibo in scatola e torce, a scuola i bambini vengono addestrati allโemergenza, iniziamo a pensare di poter diventare una Sderot del Nordยป. Diversamente dalla cittadina al confine con Gaza attrezzatasi suo malgrado a vivere sotto i razzi di Hamas, i kibbutz disseminati sulle alture occupate dal Israele nel 1967 e annesse unilateralmente nel 1980 hanno sempre goduto di una tranquillitร tale da attrarre 3 milioni di turisti lโanno. Poi, dopo settimane di tensione crescente, la guerra รจ arrivata nel cortile di casa.”
Sponsor e Paesi amici. La rete che sfida Obama. Scrive Paolo Mastrolilli:
“Vladimir Putin, Xi Jinping, Julian Assange, Baltasar Garzรณn, Rafael Correa, forse i fratelli Castro e Nicolร s Maduro. Che cosa hanno in comune tutte queste persone? Edward Snowden, perchรฉ rappresentano la singolare alleanza internazionale che lo ha sostenuto e gli ha consentito di fuggire. O meglio, hanno in comune lโavversione per gli Stati Uniti, contro cui hanno fatto fronte unico, accendendo la luce sulle nuove dinamiche che regolano gli equilibri globali. Washington sta premendo su Russia, Ecuador, Cuba e Venezuela, affinchรฉ non diano asilo al fuggito, cui hanno revocato il passaporto.”
Il Giornale: “La prima bugia di Letta.” Editoriale di Alessandro Sallusti:
“Da oggi, probabilmente, il governo sarร un poโ meno tedesco anche se non sul punto che tutti ci auguravamo, quello della dipenยญdenza alla politica economica della Merยญrkel. ร che, salvo colpi di scena, dovrebbero arrivare in serata il licenziamento, camuffato da dimissioni, della ministra Idem, travolta prima dallo scandalo della sua evasione fiscale, poi dalle bugie dette per difendersi e infine dalla sua immensa arroganza: sono campionesยญsa olimpica, non commercialista, ha detto con tono scocciato in faccia ai cittadini italiani costretti a pagare le tasse indipendentemente dai loro meriti sportivi. La canoista italo-tedesca con la passione della politica orยญmai non รจ piรน difesa neppure dai suoi amici di sinistra, tantomeno dal premier Letta che ieri lโha di fatto conยญgedata in diretta tv, ospite di Lucia Annunziata. Se la Idem รจ spacciata, il suddetto Letta accusa qualยญche acciacco, tanto da essere costretto a dire la sua priยญma bugia da premier: ยซLโIva?Lโha innalzata il governo Berlusconiยป ha balbettato il premier. Peccato che non sia vero.Lโaumento dellโIva รจ stato varato dal tassatore Monti, come noto a chiunque. Un colpo di caldo, una gaffe? Non credo. Penso che Letta sia semplicemente in difficoltร e abbia deciso di unirsi ai seminatori di zizยญzania per confondere un poโ le acque. Sa che entro otto giorni, come chiesto dal Pdl, deve annullare lโaumenยญto della tassa (previsto per il primo luglio) o andare a casa, come ribadito sabato anche da Alfano. Non รจ un capriccio, ma parte del patto fondante di questo anoยญmalo governo di larghe intese.”




