Il Corriere della Sera: “Verso l’aumento dell’Iva.” Un’immagine risollevata. Editoriale di Gian Antonio Stella:
“Per mesi e mesi l’errore imperdonabile di Francesco Schettino e la sua fuga dalle responsabilitร , randellata a brutto muso (ยซtorni a bordo, cazzo!ยป) dal comandante della Capitaneria Gregorio De Falco, aveva pesato sull’immagine internazionale dell’Italia. Basti ricordare il velenoso commento pubblicato online dalloย Spiegelย (ยซMano sul cuore, vi sorprendete che il capitano fosse un italiano?ยป) che tracimava di stereotipi insultanti e s’avventurava a chiedersi se avesse senso ยซignorare la psicologia dei popoliยป mettendo ยซinsieme culture economiche cosรฌ diverse nella camicia di forza della moneta unicaยป. Una tesi assurda prima ancora che offensiva. E respinta da tantissimi tedeschi che mai si sognerebbero di rovesciare su di noi tanti insopportabili luoghi comuni.
Non era un giorno qualsiasi, quel 13 gennaio 2012. La mattina Standard & Poor’s aveva declassato di due gradini il rating dell’Italia da A a BBB+, loย spreadย con i Bund tedeschi era tornato su a 488 punti, Milano aveva chiuso per l’ennesima volta peggio delle altre Borse europee e mentre cadevano nuovi frammenti dal Colosseo era crollato perfino il titolo della Juve. L’immagine della gigantesca nave bianca che si spegneva su un fianco per colpa di chi la governava causando danni enormi alla bellissima isola del Giglio sembrรฒ dunque la metafora dell’Italia. Non solo agli occhi degli stranieri.”
La Cassazione sul lodo Mondadori: Fininvest deve risarcire 494 milioni. Articolo diย Luigi Ferrarella:
“Il fondatore di Fininvest, tre volte presidente del Consiglio e oggi capo del Pdl, si รจ giovato nel 1991 di una corruzione giudiziaria del valore di mezzo miliardo di euro, operata nel suo interesse da un suo avvocato con soldi offshore della sua azienda, e valsagli il controllo della piรน grande casa editrice italiana (la Mondadori) in forza appunto della compravendita di un verdetto civile: quello che 22 anni fa mise la Fininvest di Silvio Berlusconi nella condizione di trattare con la Cir di Carlo De Benedetti da una truccata posizione di forza la spartizione, mediata dallโimprenditore Giuseppe Ciarrapico sotto lโegida dellโallora premier Giulio Andreotti, tra la fetta di Mondadori andata a Berlusconi (i libri, i settimanali tra cui Panorama e un conguaglio di 365 miliardi di lire) e quella a De Benedetti(LโEspresso , Repubblica e i quotidiani locali Finegil).
A stabilirlo ieri, dopo che un mese fa anche gli ultimi degli 11 giudici di tre gradi di giudizio penale del processo Mediaset hanno condannato in via definitiva Berlusconi per frode fiscale, รจ stata la Cassazione civile, con sentenza di 5 magistrati della Suprema Corte in linea con i 3 di appello a Milano nel 2011 e con quello di tribunale nel 2009: tutti a loro volta giunti, nel civile, alle medesime conclusioni sul lodo Mondadori raggiunte da altri 11 giudici nei tre gradi del giudizio invece penale, sfociato nel 2007 nelle condanne definitive dellโavvocato Fininvest ed ex ministro della Difesa Cesare Previti come corruttore, del magistrato Vittorio Metta come corrotto, e degli avvocati Attilio Pacifico e Giovanni Acampora come intermediari.”
Il partito della crisi aumenta le riserve di una Ue arcigna. La nota politica di Massimo Franco:
“La visita del commissario europeo agli Affari economici, Olli Rehn, รจ avvenuta in un momento non facile per lโItalia. ร stato ascoltato dal Parlamento alla vigilia del primo voto del Senato sulla decadenza di Silvio Berlusconi da parlamentare; col suo videomessaggio annunciato e poi rinviato; e con le solite bordate di una parte del Pd contro il governo di Enrico Letta. Ma รจ stata unโoccasione utile a misurare gli umori dei partiti italiani verso uno degli uomini-simbolo dellโausteritร ; e a vedere le distanze fra il tentativo di scostarsi dai vincoli dellโUe e i bruschi richiami alla realtร che arrivano dalle istituzioni europee. Ma per quanto il governo rischi un ulteriore logoramento, una crisi appare inverosimile.
Semmai, colpisce lโinsistenza con la quale esponenti del Pd e del Pdl tendono a minacciarla e a evocarla, e passano in rassegna possibili coalizioni future. Lo facciano o meno per spaventare gli avversari, lโeffetto รจ negativo. Sembra quasi che il ยซpartito della crisiยป, per quanto virtuale, non si renda conto della sensazione di precarietร trasmessa da queste simulazioni. Il primo รจ quello sui mercati finanziari che debbono finanziare il debito pubblico italiano; il secondo, strettamente collegato al primo, su prospettive di ripresa giร aleatorie.”
La prima pagina di Repubblica: “Berlusconi, condanna da 500 milioni.”
La Stampa: “Berlusconi, mezzo miliardo alla Cir.”
“Negli occhi dei bimbi di Damasco ho visto tutto lโorrore dei gas”.ย Lโispettore dellโOnu italiano, Barbeschi: non dormo piรน. Dal corrispondente Paolo Mastrolilli:
“Trema di commozione, la voce del dottor Maurizio Barbeschi, mentre racconta lโorrore che ha visto in Siria. Lui era il capo della componente dellโOrganizzazione Mondiale della Sanitร , nella squadra che ha fatto le ispezioni sui luoghi dellโattacco chimico del 21 agosto, ed รจ uno dei tre firmatari del rapporto consegnato lunedรฌ al Consiglio di Sicurezza. Nato a Roma, Barbeschi ha studiato in Italia, a Berkeley e al Mit di Cambridge, prima di cominciare una carriera che lo ha portato nelle zone piรน pericolose del mondo, dai controlli sulle armi in Iraq, alle pandemie globali. Per capire il suo mestiere, bisogna immaginare uno di quei drammatici film sulle grandi epidemie, tipo ยซOutbreakยป. Solo che Barbeschi queste scene non le vede al cinema: le vive nella realtร , da protagonista.”
Il Giornale: “Rapinato Berlusconi.” Editoriale di Alessandro Sallusti:
“Lโomicidio perfetto sta andando a comยญpimento. A Silvio Berlusconi prima hanno tolto la libertร personale (sentenza Mediaset), poi quella politica (voto in giunta sulla decaยญdenza), ora, con la condanna Mondadori, quella economica (quasi 500 milioni di euro da verยญsare definitivamente nelle casse di Carlo De Benedetti, editore diย La Repubblica ).ย Lโasse tra magiยญstratura e sinistra, con il benevoยญlo patrocinio di Giorgio Napolitaยญno, ha sincronizzato il plotone di esecuzione e ora si prepara a goยญdersi lo spettacolo dellโuscita di scena (possibilmente in bolletยญta) del Cavaliere e della conseยญguente e inevitabile fine di una Forza Italia potenzialmente vinยญcente.
ร stucchevole ribadire che parยญliamo di tre truffe politico-giudiยญziarie. Difficile definire credibile che il primo contribuente italiaยญno ( per di piรน senza potere di firยญma sui bilanci) sia anche un evaยญsore abituale (sentenza Mediaยญset). Impossibile accettare che una legge (la Severino sulla decaยญdenza dei parlamentari condanยญnati) possa essere applicata in modo retroattivo violando un principio costituzionale. Incrediยญbile che un imprenditore ( Berluยญsconi) sia costretto a risarcirne un altro (De Benedetti, che per di piรน allโepoca dellโaffare si dichiaยญrรฒ felice)ย con una quantitร di solยญdi sยญenza precedenti e cinque volยญte superiore allโattuale valore delยญlaย societร (Mondadori) che ventโanni fa si erano spartiti di cยญoยญmune accordo.”
Schiaffo incompatibile con la democrazia. La lettera di Marina Berlusconi:
Leggi anche:ย Marina Berlusconi, lettera al Giornale: โSentenza Fininvest ingiustaโ
“Questa sentenza non รจ giustizia, รจ un altro schiaffo alla giustizia. Rappresenta la conferma di un accanimento sempre piรน evidente. E la sua gravitร lascia sgomenti. Da ventโanni certa magistratura assieme al gruppo editoriale di Carlo De Benedetti tentano di eliminare dalla scena politica mio padre aggredendolo su tutti i fronti. E ora la magistratura ci impone definitivamente di finanziare proprio il gruppo De Benedetti, per un importo spropositato, infinitamente superiore al valore della partecipazione Fininvest nella Mondadori. Tutto ciรฒ รจ compatibile con la democrazia? Davvero si puรฒ far finta di niente di fronte ad una simile anomalia? Sappiamo meglio di tanti altri che le sentenze si devono rispettare, loย abbiamo dimostrato nei fatti eseguendo alla lettera quanto stabilito dai primi due gradi di giudizio. Perรฒ le sentenze ingiuste non solo si possono, si devono criticare. E anche questo, al di lร delle motivazioni che leggeremo molto attentamente, รจ un verdetto in palese contrasto con la realtร dei fatti ma anche con le regole deldiritto. Siamo dalla parte della ragione, lo abbiamo provato senza ombra di dubbio ma ci vediamo ugualmente condannati ad un autentico esproprio, che senza alcun fondamento colpisce cosรฌ duramente uno dei piรน importanti gruppi imprenditoriali del Paese. Il ridimensionamento molto modesto della somma determinataย dalla Cassazione non intacca in alcun modo lโeccezionale peso dellโingiustizia di cui siamo vittime.”
Il Fatto Quotidiano: “Frodatore&Corruttore: B. ha scippato 500 milioni.” Lato B. L’editoriale di Marco Travaglio:
Leggi anche:ย Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano: โLato B.โ Il finto-videomessaggio di Berlusconi
“Cari italiani, ma soprattutto italiane, mi vedo costretto unโaltra volta a ricorrere allo strumento del videomessaggio, vincendo la mia proverbiale ritrosia allโapparire in pubblico, a causa della censura esercitata da ventโanni nei miei confronti dai media, in particolar modo televisivi. Come sapete, nellโultimo mese e mezzo mi ha abbandonato anche la Cassazione, in cui riponevo la massima fiducia perchรฉ finora, almeno lรฌ, lโavevo sempre fatta franca. Invece mi ha colpito a tradimento con due sentenze politiche sui casi Mediaset e Mondadori, che mi vedono totalmente estraneo. Nel senso che, come mi assicurano i miei avvocati, anchโessi molto cari ma in un altro senso, in entrambi i processi ho dimostrato di non aver mai avuto nulla a che fare nรฉ con Mediaset nรฉ con Mondadori: questi due nomi non mi dicono nulla e li ho appresi recentemente dai giornali, visto che dal 1994 io mi occupo dโaltro, cioรจ di figa.”









