Il Corriere della Sera: “I mercati puniscono l’Europa”. La cosa giusta che non facciamo, l’editoriale di Lucrezia Reichlin:
La tragedia era annunciata ma nonostante in molti lโavessimo vista arrivare, il treno รจ andato dritto contro il muro. La Francia ha dichiarato che non rientrerร nei limiti del deficit del 3% fino al 2017, lโItalia รจ vicina a sforarlo anche se continua ad affermare che lo rispetterร . La Banca centrale europea รจ da tempo ben sotto allโobiettivo dellโinflazione al 2% a cui รจ vincolata dal suo mandato. La Germania รจ in surplus commerciale eccessivo. Tutte le parti coinvolte sono in evidente difetto rispetto alle regole che si sono collettivamente e consensualmente date.
Come in un film al rallentatore, tra accuse reciproche, in un gioco in cui lโattribuzione della responsabilitร della crisi รจ sempre e regolarmente dellโยซaltroยป, si รจ finiti sullโorlo di un suicidio collettivo. Le voci sono ormai cacofoniche, si ha lโimpressione che manchi il direttore di orchestra. La Bce bacchetta i governi del Sud e del Nord: i primi per le mancate riforme, i secondi, in particolare la Germania, perchรฉ non si fanno motore di una ripresa della domanda attraverso unโespansione di bilancio. I governi francese e italiano si lamentano di un rallentamento inaspettato (inaspettato?) dellโeconomia.
La Repubblica: “Draghi: ripresa debole. Affondano le borse. Renzi: sto con Parigi”.
La Stampa: “Manovra piรน leggera”.
Il Giornale: “La frustata di Berlusconi”.
Il Fatto Quotidiano: “Caramazza e Toto Riina fanno arrabbiare Re Giorgio”.
















