
BARI – Brogli in Puglia. A denunciare qualcosa che a loro modo di dire non torna è Rossano Sasso, coordinatore regionale di “Noi con Salvini per la Puglia”. Tutto parte da un dato, le schede nulle: nella regione dove ha stravinto Michele Emiliano sono state ben 140 mila, più del triplo dei 40mila voti presi da Salvini.
E il sospetto di Sasso è che parte di quei voti annullati fossero di Salvini e che qualcuno le abbia annullate apposta: “O 140mila pugliesi sono incapaci di votare oppure nei seggi e nel redigere i verbali delle operazioni di voto è successo qualcosa di strano”.
Per ora i salviniani di Puglia non hanno ancora deciso se presentare un qualche tipo di ricorso: “Dopo aver appreso ufficialmente i dati dalle autorità preposte – annuncia – valuteremo molto seriamente se intraprendere o meno un’azione legale mirata al riconteggio delle schede”.
Cosa sarebbe successo secondo i leghisti lo spiega per il Giornale Sergio Rame:
Nonostante il dato comunque positivo della lista alla regione, con 40mila voti che rappresentano il quadruplo rispetto ai voti presi alle europee lo scorso anno, e alle comunali di Andria, dove è stata eletta la prima consigliera comunale di “Noi con Salvini per la Puglia”, sul voto in Puglia si addensano le ombre di pesanti incongruenze che avrebbero colpito i rappresentanti della lista “Noi con Salvini per la Puglia”. Sarebbe successo, per esempio, con tutti i voti dati alla lista con la preferenza messa per iscritto a Matteo Salvini: anziché essere annullati, con è successeo, la normativa prevede che i voti vengano comunque assegnati alla lista. “Per non parlare dei cosiddetti voti disgiunti – spiega Sasso – alcuni tra quelli che hanno votato per la nostra lista, hanno poi indicato un presidente diverso da quello della nostra coalizione”. Anche in quesdto caso sono stati annullati parecchi voti.