Il Corriere della Sera: “Non fate cadere il governo. Napolitano avverte i partiti.” La confusione e le inefficienze. Editoriale di Michele Ainis:
Leggi anche:ย Pd, Renzi: โPrimarie aperte? Mi candido. Vinco io seโฆโ DโAlema: โParli troppoโ
“Dal male nasce il bene, recita un vecchio proverbio. Il male รจ il caso Shalabayeva: una vicenda che ci ha fatto diventare rossi di vergogna. Il bene alberga nel dibattito che ne รจ scaturito, scoperchiando il vaso di Pandora dei rapporti fra politica e amministrazione. Perรฒ anche dal bene puรฒ nascere il male. Succede quando le diagnosi si rivelano fallaci, quando perciรฒ le terapie possono infliggere il colpo di grazia all’ammalato, invece di guarirlo.
Ma perchรฉ, non รจ forse vero che in Italia l’alta burocrazia ha troppi poteri? Certo che sรฌ, e l’espulsione di quella giovane mamma con la sua bambina โ decretata dopo un giro di valzer fra dirigenti del ministero dell’Interno e della Polizia di Stato โ ne costituisce la prova provata. Le opposizioni hanno reagito chiamando a risponderne il ministro, secondo le regole della democrazia parlamentare; dimenticando che una crisi di governo, mentre tutto il Paese รจ in crisi, sarebbe una sciagura. Per un momento l’ha dimenticato anche il Pd, benchรฉ questo partito esprima il presidente del Consiglio. Poi Napolitano ha richiamato tutti alla realtร , e almeno per adesso il pericolo parrebbe scongiurato. Perรฒ alla fine della giostra resta un delitto senza un assassino. E in secondo luogo rimane in circolo il sospetto โ di piรน, la convinzione โ che ministri e ministeri vivano in stanze separate. Da qui la debolezza dei governi, da qui l’arroganza delle burocrazie. Da qui, in breve, l’esigenza di mettere un guinzaglio politico al collo deiย grand commisย di Stato.”
Ma il doppio segnale non ferma chi lavora per il logoramento. La nota politica di Massimo Franco:
“ร prevedibile che il voto di oggi sarร poco piรน di una formalitร . Il ministro dellโInterno e vicepremier, Angelino Alfano, non sarร sfiduciato. E il governo di Enrico Letta andrร avanti. Ma sono stati necessari giorni di tensioni febbrili, soprattutto nel Pd, per riportare tutti alla ragionevolezza; e soprattutto la regia discreta ma decisiva di Giorgio Napolitano, che ieri ha speso parole dure fin quasi alla brutalitร nei confronti di quanti hanno accarezzato e forse continuano a sognare ยซipotesi fumoseยป di crisi. Mettere a repentaglio questo governo provocherebbe ยซcontraccolpi irreparabili nelle relazioni internazionaliยป ha avvertito, ยซe nei mercati finanziariยป.
Letta รจ un premier che sta ottenendo ยซriconoscimenti e apprezzamentiยป, ricorda Napolitano. E lascia capire che non coprirebbe operazioni tese a farlo cadere. ร probabile che questo non basti ad archiviare i tentativi di logoramento nei confronti di palazzo Chigi, nรฉ le trappole. La guerriglia congressuale del Pd รจ in corso, e il Pdl rimane appeso alla sentenza della Corte di Cassazione su Silvio Berlusconi, il 30 luglio. Ma lโaltolร รจ forte e inequivocabile. Tanto che viene da chiedersi perchรฉ sia stato necessario far lievitare le polemiche fino al punto da costringere Napolitano a riportare tutti alla realtร ; e come mai Matteo Renzi e i suoi maldestri sostenitori abbiano sottovalutato il ruolo di garante svolto dal Quirinale verso Letta.”
Alfano, il grande sollievo del Pdl Berlusconi regista del salvataggio. Scriveย Paola Di Caro:
“Abbiamo vinto il congresso del Pd e rafforzato il nostro segretario Giorgio Napolitano: meglio di cosรฌ non poteva andareยป. La battuta di Maurizio Gasparri la dice lunga sulla soddisfazione con cui in casa Pdl รจ stata vissuta la conclusione del caso Alfano. Difeso da tutto il partito, blindato da Berlusconi, protetto da Letta e coperto nel suo operato direttamente dal capo dello Stato. ยซOggi โ รจ la convinzione di Anna Maria Bernini โ il governo รจ piรน forte e i falchi del Pd si sono dovuti piegareยป. ยซNoi invece โ aggiunge Daniela Santanchรจ โ ci siamo dimostrati quali siamo, granitici, con un leader forte come Berlusconi. Loro si sono lacerati, si stanno dilaniandoยป. Insomma, il Pdl oggi rivendica quel ยซsenso di responsabilitร perchรฉ il governo vada avanti a risolvere le esigenze del paeseยป, con voce unica, da Schifani a Brunetta a Cicchitto.ย Poi certo, non รจ tutto oro. Perchรฉ basta leggere quello che scrive il Financial Times nel suo editoriale, ovvero che ยซLetta deve restareยป perchรฉ serve stabilitร politica ma Alfano ยซdovrebbe dimettersiยป per capire quanto il caso sia grave. Perchรฉ dietro le quinte in tanti sussurrano che ยซla botta che ha preso Alfano lascerร il segno sulla sua carrieraยป, e qualcuno ipotizza addirittura che la vicenda ยซnon sia finita quiยป, che potrebbe avere altre conseguenze. Ma se Alfano avrร , come dicono i piรน teneri, ยซalmeno vita dura, molto dura al Viminaleยป, non cโรจ dubbio che un passaggio rischiosissimo per il Pdl si trasformi oggi per Berlusconi in un pericolo scampato.”
La prima pagina de La Repubblica: “Il Pd salva Alfano e il governo.”
La Stampa: “Napolitano: avanti con Letta.” Il rifiuto delle scorciatoie. Editoriale di Paolo Calabresi:
“Giorgio Napolitano รจ come se guardasse alla situazione da lontano, o forse sarebbe meglio dire dallโalto. Dallโalto dei suoi 88 anni, dei sessantโanni di vita politica, da quella distanza che ha chi non cerca altri incarichi, altre prospettive, ma essendo giร in un tempo supplementare gioca il pallone nel modo piรน diretto e efficace possibile.ย Dal suo punto di vista si vede con chiarezza, e lo ha sempre detto senza giri di parole, il fallimento delle ultime legislature.”
Navalny giร in cella Condannato a 5 anni il blogger anti-Putin. Scrive Anna Zafesova:
“Ammanettato in aula e portato in carcere: con una sentenza choc Alexei Navalny ieri si รจ trasformato in un detenuto politico. Cinque anni (quattro al co-imputato Piotr Ofizerov) senza condizionale e incarcerazione immediata senza nemmeno aspettare lโappello, come ci si poteva aspettare dopo che nei giorni scorsi il leader dellโopposizione era riuscito a diventare candidato alle elezioni del sindaco di Mosca, previste lโ8 settembre.ย Una svolta improvvisa, che ha riportato ieri nelle piazze russe la protesta โ il centro della capitale รจ rimasto bloccato per ore da migliaia di persone โ e che ha spinto in serata la magistratura a contestare il provvedimento cautelare. Oggi Navalny potrebbe tornare libero a guidare uno scontro che si รจ riacceso con un Cremlino che appare piรน diviso del solito.”
Il fallimento di Motor City Detroit schiacciata dai debiti. Dal corrispondente Paolo Mastrolilli:
Leggi anche:ย Usa. Detroit dichiara bancarotta: in fallimento la cittร di Gm, Ford e Chrysler
“Detroit dichiara bancarotta. Dopo anni di difficoltร economiche, e negoziati per ristrutturare il suo debito di circa 20 miliardi di dollari, lโamministratore straordinario della cittร Kevyn Orr ha annunciato che lโunica via percorribile รจ quella di accettare il fallimento. Questa decisione, per quanto dolorosa, consentirร infatti di ridurre i costi di gestione, proteggersi dai creditori e poi, forse, tornare ad investire nel futuro.ย Detroit รจ la piรน grande cittร nella storia degli Stati Uniti che dichiara bancarotta. ร stata fondata trecento anni fa, e nel 1950 era arrivata ad avere 1,8 milioni di abitanti. Al momento del suo massimo splendore era la quarta cittร americana piรน grande, spinta soprattutto dai proventi dellโindustria automobilistica.”
Il Fatto Quotidiano: “Re Giorgio dร gli ordini a Parlamento, PD e stampa.” Editoriale di Marco Travaglio:
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“Ma in base a quale potere costituzionale il capo dello Stato impartisce direttive alla stampa perchรฉ tradisca la sua missione di fare domande e dare notizie? Viene quasi nostalgia del Minculpop, che almeno le veline ai giornali le passava con piรน discrezione. E comunque tutti sapevano di vivere sotto una dittatura. Oggi la democrazia muore, ma a nostra insaputa..”
Il Giornale: “Renzi si mette a cuccia.” Il paese reale e quello surreale. Editoriale di Vittorio Feltri:
“Esiste un solo motivo per supporre che il governo Enrico Letta non sia in pericoยญlo: รจ nato con i crismi della precarietร e, siccome in Italia lโunica cosa stabile รจ la provvisorietร , lโattuale premier e la sua squaยญdra hanno molte probabilitร di durare non diciaยญmo in eterno, ma a lungo sรฌ. Dโaltronde il Paese ha due volti: uno surreale, che viene preso sul seยญrio; lโaltro reale, assolutamente sottovalutato. Il primo รจ quello a cui la politica dedica la massima attenzione; il secondo, essendo lontano dal Paยญlazzo (sempre piรน nevrotico e inconcludente), รจ trascurato perfino dai giornalisti i quali, per deยญformazione professionale, preferiscono descriยญvere e commentare le liti dei partiti piuttosto che interessarsi ai problemi della gente. In questo senso, politici e cronisti a forza di freยญquentarsi, di lavorare gomito a gomito, si somiยญgliano. Cosicchรฉ, paradossalmente, il surreale รจ davvero piรน importante del reale. Qualche esemยญpio.”












