Il Corriere della Sera: “Strappo di Grasso su Berlusconi”. Se la legge supera la vita. Editoriale di Isabella Bossi Fedrigotti:
Entra domani in vigore la legge che riforma il diritto di famiglia, vecchio di quasi quarantโanni, un lasso di tempo nemmeno cosรฌ lungo se non fosse che la societร โ quella italiana come quasi tutte le altre โ si รจ modificata in modo che si potrebbe definire precipitoso. La vita รจ andata correndo ben piรน in fretta del legislatore: basti pensare al numero dei figli naturali che ormai rappresentano quasi il 20 per cento di tutti i nati ma che, rispetto a quelli cosiddetti legittimi, continuavano a essere figli di un Dio abbastanza minore.
Non a caso il nuovo diritto si occupa in primo luogo di bambini che dโora in poi saranno uguali di fronte alla legge. Non si potranno piรน ยซliquidareยป i figli un tempo ยซillegittimiยป con donazioni varie a loro o alla madre: dovrebbe cosรฌ diminuire sia il numero dei padri assenti (e magari con la coscienza a posto per aver pagato), sia quello delle eventuali madri ricattatrici. Molto benvenuta รจ anche lโabolizione del termine ยซpotestร ยป sostituto da ยซresponsabilitร genitoriale condivisaยป: nella speranza che la correzione non si limiti ai termini.
Un altro aspetto che reclamava di venir sanato รจ il ruolo dei nonni, ai quali finora non era riconosciuto il diritto di frequentare e, quindi, in un certo senso di amare attivamente i nipotini se non con lโaccordo di padre e madre: dโora in poi i loro diritti di visita, di accudimento, di amore sono sanciti dalla legge.
Ben rispondente alle necessitร di questo tempo di pesante crisi รจ poi lโobbligo, indicato dal codice, del mantenimento dei figli da parte di entrambi i genitori oltre la maggiore etร , fino al raggiungimento dellโindipendenza economica. Come sappiamo, la regola รจ giร applicata per forza maggiore, visto che il formidabile diciottenne italiano in grado di cavarsela in perfetta autonomia costituisce una rara, se non rarissima avis.
ยซIo lavoro, se Enrico ha fretta di fare il rimpasto lo dirร e lo farร lui. Io, sia chiaro, sto fuori da tuttoยป: cosรฌ Matteo Renzi, nel giorno in cui il pressing per mandarlo a palazzo Chigi al posto di Letta si intensifica.
Il segretario del Pd sa che il premier non se la puรฒ cavare con un rimpastino e la promessa di un Impegno 2014, ma anche che lui non puรฒ piรน fare finta di niente di fronte alla pressione di chi lo vuole a palazzo Chigi. E per non farsi coinvolgere dalle beghe e non respirare quellโaria da ยซOk Corralยป che pervade la Roma della politica nel tardo pomeriggio se ne va a Firenze per stare ยซtranquilloยป. Ma non รจ che non sappia quello che avviene nella Capitale: emissari di Scelta Civica, della minoranza del Pd e del Ncd vanno dal premier a chiedergli di fare un passo indietro a favore del sindaco di Firenze per fare un nuovo governo e permettere alla legislatura di continuare senza ulteriori scossoni. Letta ribadisce il suo no, forte della sponda di Napolitano.
Ma il pressing รจ insistente e continua a investire anche Renzi, che oggi vedrร Squinzi. Sรฌ, proprio il presidente della Confindustria che ha detto: meglio andare al voto che continuare con un governo che non fa niente. ร indubbio che il segretario senta su di sรฉ le speranze e le pressioni di chi lo vorrebbe a palazzo Chigi.
Cosรฌ lโest e il sud del mondo rilanciano la corsa alle armi. Articolo diย Fabrizio Dragosei:
La corsa agli armamenti รจ ripresa, nonostante gli anni di crisi economica che hanno ridotto le spese statali in quasi tutti i Paesi del mondo. Un poโ come ai tempi della Guerra fredda, quando la sicurezza, la difesa da possibili aggressioni, la battaglia per stabilire la supremazia del proprio sistema di valori aveva la precedenza su tutto. Solo che i protagonisti non sono piรน Unione Sovietica e Stati Uniti i quali si fronteggiavano con i loro arsenali nucleari che, comunque, erano giร in grado di distruggere piรน volte lโintero globo.
Oggi si spende quasi unicamente in armi convenzionali e i Paesi che si dissanguano in questo settore e che fanno registrare continui incrementi di spesa sono altri. Quelli che si trovano nelle aree piรน calde del mondo. La Russia, principale erede dellโUrss, che deve modernizzare lโarmata ed รจ impegnatissima a rafforzare la sua egemonia regionale. Poi Cina, Corea del Sud, Giappone, Australia, Singapore, tutti Paesi interessati a varie dispute territoriali, come quella sulle isole che Pechino rivendica.
La spesa militare cresce a Sud e ad Est, con il Medio Oriente sempre purtroppo protagonista. Sei dei dieci Paesi che hanno visto aumentare gli stanziamenti tra il 2012 e lโanno scorso, sono in questa regione.
La prima pagina di Repubblica: “Berlusconi, il Senato parte civile”.
La Stampa: “Napolitano blinda Letta”.
Cancellata la onlus Stamina. “Fondazione senza requisiti”. Articolo di Grazia Longo:
Bugie su bugie. Il caso Stamina rivela ogni giorno di piรน il suo lato oscuro. Anzi, ce nโรจ piรน di uno, come evidenziato ieri in commissione Sanitร del Senato dal comandante generale dei carabinieri del Nas, Cosimo Piccinno.
Tanto per cominciare, la Stamina Foundation – creata dallo psicologo Davide Vannoni – non ha piรน i requisiti per essere sbandierata come una onlus. Nel senso che non รจ unโorganizzazione senza fini di lucro. A seguire, i suoi biologi non sono iscritti allโAlbo e come non bastasse, si sta indagando su come sia stato possibile il loro intervento in un ospedale pubblico. Per non parlare poi dellโambiguo rapporto tra Stamina e la societร Medestea.
E non finisce qui: il generale Piccinno rivela anche il rischio emulazione, una sorta di effetto domino ยซper cui potrebbero crearsi altri casi Staminaยป. Piรน precisamente: ยซCi sono almeno tre segnalazioni di cittadini che indicano e spingono a ritenere che altre โpozioniโยป simili al metodo Stamina ยซsiano presenti in Italiaยป.
Il Fatto Quotidiano: “B. torna padrone del Senato. Ma Grasso lo sgambetta”.
Leggi anche:ย Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano: โMazzetta dโoroโ
Il Giornale: “Nelle mani dei boia”. L’editoriale di Salvatore Tramontano:
Vuoi vedere che non era cosรฌ folle soยญstenere- come hanno fatto di recenยญte i grillini – che il Paese sta finendo nelle mani dei boia? Ieri il procuratoยญre a vita Grasso, presidente del Senato, non ce lโha fatta a resistere alla tentazione. Sembraยญva, dopo che il consiglio di presidenza del Seยญnato aveva votato no, che Palazzo Madama non potesse costituirsi parte civile contro Berยญlusconi per la presunta corruzione di senatoยญri. Non scherziamo. Il leader di Forza Italia va combattuto in ogni modo,troppo forte divenยญta lโasse tra lui e Renzi, cosรฌ troppa gente perde la propria ragione sociale. Allora ci ha pensaยญto Grasso, ed รจ impensabile che lโabbia fatto senza consultare Napolitano e aver avuto il suo via libera. Parte civile sia. ร la prima volta nella storia che il Senato fa una scelta del geneยญre. Sarebbe bello sapere anche cosa ne pensa di questa storia il fu delfino Alfano, che espriยญme solidarietร a parole, ma poi se ne lava le mani quando servono gesti concreti. ร ancora disponibile a sostenere questa maggioranza? Si sente a suo agio in questo governo delle larยญghe intese? Disintossicatevi.








