Il Corriere della Sera: “La stretta di Renzi su Letta”. Una staffetta verso il nulla. Editoriale di Antonio Polito:
Anche se Matteo Renzi avesse la classe di un Rivera, non รจ chiaro quale sarebbe il vantaggio di una sua staffetta a Palazzo Chigi con Enrico Letta (che pure non ha lo scatto di un Mazzola). Si tratterebbe infatti di una manovra politica ad alto rischio, giร vista a sinistra, perchรฉ non sancita da un voto popolare. ร vero che neanche Letta ha lโunzione elettorale; ma tutti, Renzi per primo, hanno finora giurato che si trattava dellโultima volta, e che questo governo, dโemergenza e di servizio, aveva come compito proprio quello di far sรฌ che mai piรน un governo nascesse cosรฌ. Perciรฒ si รจ avviato in Parlamento, finalmente, il dibattito su una nuova legge elettorale; e perciรฒ comincerร presto, si spera, lโiter di una complessa riforma costituzionale del Senato e del federalismo.
Ma รจ proprio la sorte di questo progetto a sconsigliare un cambio in corsa a Palazzo Chigi. Se Renzi prendesse nelle sue mani un esecutivo con lo scopo di realizzare le riforme, Berlusconi avrebbe infatti pieno titolo per chiedere di farne parte: รจ lui lโaltro firmatario di ciรฒ che รจ stato presentato come il patto costituente della Terza Repubblica. Renzi non potrebbe perรฒ accettare senza smentire la sua conclamata contrarietร alle ยซlarghe inteseยป, e darebbe cosรฌ al Cavaliere unโottima scusa per una ritorsione sulle riforme. Il risultato potrebbe essere disastroso.
Bisogna infatti sapere che la legge elettorale disegnata da Renzi e Berlusconi non รจ realizzabile senza lโabolizione del Senato elettivo. Siccome prevede la possibilitร di un ballottaggio, รจ inimmaginabile che ce ne siano due, uno per la Camera e lโaltro per il Senato, tra lโaltro con platee elettorali diverse (in una votano i diciottenni, nellโaltra solo dai venticinque in su), e dunque con la possibilitร di due risultati opposti.
In un clima peggiorato per la decisione del presidente Grasso di costituire parte civile contro di lui il Senato nel processo per la compravendita dei senatori che si apre martedรฌ a Napoli, Silvio Berlusconi ragiona sugli scenari che ยซpotrebbero cambiare profondamente e radicalmente nei prossimi giorniยป. E che coinvolgerebbero anche Forza Italia, aprendo molte variabili, al momento stoppate da un prudente: ยซNo a un nuovo governo di larghe intese, sรฌ alle riformeยป.
Discorsi alti, che non coinvolgono lโUfficio di presidenza, organismo che continua in teoria a essere in rampa di lancio ma in pratica resta bloccato dal disinteresse, se non dal fastidio, dellโex premier. Il Cavaliere piuttosto continua a distribuire ai suoi incarichi: ieri ha nominato la fedelissima Maria Rosaria Rossi ยซcapo dello staff presidenzialeยป, ma soprattutto, ha cercato di coinvolgere nel lavoro quotidiano i duri e puri Matteoli, Fitto e Romano nominando il primo presidente e gli altri membri assieme a Osvaldo Napoli e Alessandro Cattaneo di un comitato per ยซi rapporti e le alleanze nel centrodestraยป in vista delle prossime amministrative. Come prevedibile, Fitto non si รจ piegato: ยซdarรฒ una mano, ma non faccio parte di alcuna commissione e ribadisco di non voler ricoprire alcun incarico. Attendo quindi la costituzione degli organi statutari del movimentoยป. Insomma, niente contentini: la battaglia per lโufficio di Presidenza continua fino al cedimento di qualcuno dei contendenti.
La prima pagina di Repubblica: “Renzi apre al dopo Letta”.
La Stampa: “Governo Renzi prende tempo”.
LโItalia si scopre farmaco-dipendente. L’articolo di Paolo Russo:
Mandiamo giรน una pillola al giorno che perรฒ spesso non leva il medico di torno. Sรฌ perchรฉ il rapporto dellโAifa, lโagenzia ministeriale dl farmaco, dice che consumiamo sempre piรน medicine (+3,2% rispetto allโanno precedente) ma troppe volte in modo inappropriato, ossia quando non servono, oppure distrattamente, interrompendo anzitempo una cura o prendendo il medicinale irregolarmente. Tutte cose che rendono inutile la terapia se non dannosa, come nel caso degli antibiotici, che quando si smette di prenderli anzitempo o si mandano giรน per infezioni virali che non sono in gradi di curare, finiscono per produrre le cosiddette ยซantibiotico-resistenzeยป, che generano super batteri difficili poi da combattere. E che di antibiotici si faccia cattivo uso lo conferma il boom di prescrizioni, in aumento del 5,4% soprattutto per effetto dei consumi al Sud. Il direttore generale dellโAifa, Luca Pani, spiega che ยซil fenomeno si deve in parte alla rilevante riduzione della vaccinazione antinfluenzale, dovuta al falso allarme nel 2012 sulla contaminazione degli stessi vacciniยป. ยซE questo โ spiega Pani – conferma che si continuano impropriamente a prescrivere antibiotici per influenze che non sono in grado di combattereยป.
Il Fatto Quotidiano: “Renzi: grillini venite a me. Europa, Alfano in lista con B.”.
Leggi anche:ย Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano: โIl tunnel della legalitร โ
Il Giornale: “Renzi licenzia Letta”. Editoriale di Alessandro Sallusti:
Non sarร facile percorrere nei tempi e nei modi auspicati la strada delle riforme intrapreยญsa da Renzi e Berlusconi. I seยญgnali sono chiari e univoci, รจ iniziata la manovra a tenaglia: da una parte impriยญgionare il sindaco-segretario nei riti delยญla malapolitica, dallโaltra riprendere la pressione giudiziaria sul Cavaliere (e sui suoi parenti, come รจ successo ieri a Pier Silvio Berlusconi). Ma Matteo Renzi non ci sta a essere preso prigioniero e ieri ha dato il preavviso di licenziamento a Letยญta: o in quindici giorni si cambia come diยญce lui, oppure meglio andare a votare. Quindici giorni, come si fa con i camerieยญri, quali sono Letta e il suo governo. Cameยญrieri di Napolitano che, asserragliato sul Colle, fa sparare ai suoi fedeli sodali (vedi il presidente del Senato Grasso) i colpi della disperazione e cerca di mobilitare in suo aiuto le cancellerie europee amiยญche. Lโultimatum di Renzi segue di poche ore quello dato a Letta da Confindustria: o entro il 19 febbraio il governo – ha detto il presidente Squinzi – ci dice cose chiare e concrete, oppure ci rivolgeremo al preยญsidente della Repubblica. Ed รจ difficile pensare che, nel caso avvenga, si tratterร di una visita di cortesia. Mollato dal Pd renziano, mollato dagli industriali, Letta tenterร di tutto: puรฒ contare sullโappogยญgio di Napolitano, su quel poco di Pd (lโala bersaniana) che gli รจ rimasto fedeยญle, su qualcuno dei transfughi alfaniani terrorizzati di uscire per sempre di scena. Puรฒ sperare nel solito aiutino della magiยญstratura.








