
ROMA – “Sono i gay a fare la differenza scrive Andrea Morigi di Libero – Almeno in Francia, dove lo sdoganamento del Front National รจ ormai cosa fatta. Ci ha pensato il quotidiano di estrema sinistra Libรฉration, non appena giunta in redazione la notizia che il candidato lepenista Steeve Briois, eletto sindaco al primo turno alle elezioni ย di domenica scorsa, รจ omosessuale”.
Il 24 marzo, un commento di Luc Le Vaillant titola con sollievo ยซAh beh, รจ gayยป pur osservando con stupore che ยซsi puรฒ essere gay e Fn, come si puรฒ essere donna e anti-abortista, nero e nemico di Mandela, musulmano e contro il velo, ebreo e contrario allโesistenza dello Stato dโIsraele, cattolico e a favore dellโeutanasia. Lโomosessualitร non รจ evidentemente patrimonio di una parte politicaยป.
Non se nโera ancora accorto nessuno, sebbene la Manif pour Tous, per ribadire la propria contrarietร al matrimonio fra persone dello stesso sesso, avesse eletto come proprio portavoce un omosessuale dichiarato come Jean-Pier Delaume- Myard. Anzi, il punto รจ proprio questo. Briois รจ atteso al varco. Cosa farร ย quando si tratterร di applicare la legge Taubira, promulgata nel maggio scorso, che ha introdotto le nozze gay? si chiede Le Vaillant.
La questione รจ tuttโaltro che chiusa, come vorrebbe il Consiglio Costituzionale francese, che il 18 ottobre ha stabilito che i sindaci e gli ufficiali di stato civile non possono rifiutarsi di celebrare matrimoni omosessuali per ragioni morali o religiose e non hanno diritto allโobiezione di coscienza. Anzi, se persistono nel rifiuto, sono passibili di una pena detentiva fino a tre anni di reclusione. Ma i sindaci obiettori faranno appello alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e gli eletti locali e nazionali che li sostengono in Francia sono oltre ventimila. Fra questi ultimi, ci saranno oppure no Briois e i colleghi del Fn? Parrebbe di no, a giudicare dalle loro dichiarazioni ondivaghe, imbarazzate e incoerenti e soprattutto dal mancato sostegno di Marine Le Pen alle manifestazioni contro la legge Taubira.
Alcuni, come il settimanale di destra Minute, hanno provveduto, sin dal gennaio 2013, a togliere il velo su una presunta ยซlobby gayยป che si identificherebbe con il cerchio magico della presidentessa del Fn e, soprattutto con il suo vicepresidente Florian Philippot, che peraltro non ha mai fatto coming out.
In parte, il fenomeno รจ attribuito a una ยซdestrizzazioneยป della comunitร omosessuale francese, che vede lโislam come una minaccia. Dallโaltro lato, perรฒ, non si deve sottovalutare il tentativo di Marine di togliersi lโetichetta di reazionaria proprio attraverso la vicinanza a una comunitร alla quale gli storici dellโestrema destra francese Joseph Beauregard e Nicolas Lebourg hanno dedicato un capitolo intero della loro opera Dans lโombre de Le Pen, Une histoire des numรฉros 2 du FN. E anche Octave Nitkowski, autore del libro Il Fn delle cittร e il Fn delle campagne, che per primo ha rivelato lโorientamento del suo concittadino Briois, spiega a Libero che ยซlโelettorato di Hรฉnin-Beaumont non era al corrente, malgrado i miei scritti, dellโomosessualitร del candidato. Ma รจ gente di ampie vedute e la cosa non avrebbe posto loro alcun problemaยป.
Quel che conta, politicamente, รจ che a suo avviso ยซla presenza degli omosessuali ha certamente cambiato la posizione del partitoยป. Insomma, se un tempo il fondatore Jean-Marie Le Pen insultava i pรฉdรฉ, ora questi sono fra i consiglieri piรน ascoltati di sua figlia. Al punto che in unโintervista a InRocks, Nicolas Lebourg individua anche qualche motivazione inconscia, che coinvolge la psicologia di Marine, la quale ยซha evidentemente un complesso dโinferioritร e questo gruppo la rassicura, lusinga il suo ego. Sono capaci di lavorare in modo incondizionato per lei. E questa piccola truppa la valorizza. Apparentemente, cโรจ una lotta affettiva per lei, il suo gruppo tenta di monopolizzarla affettivamente, di se- pararla da suo padreยป. Per loro, รจ unโicona vera e propria. Tanto che la chiamano Dalida.
