TORINO – A poche ore dall’elezione a sindaca di Torino, l’esponente del Movimento 5 stelle Chiara Appendino chiede le dimissioni di Francesco Profumo, indicato solo poche settimane fa da Piero Fassino come presidente della fondazione Compagnia di Sanpaolo, primo azionista di Intesa Sanpaolo: “Chi ha fatto scelte come l’aumento degli stipendi che io non ho condiviso, dovrebbe trarne le conseguenze”, ha detto Appendino in riferimento ai 400mila euro di fondi in più stanziati dalla Compagnia per i vertici la settimana scorsa.
Per la neo-sindaca anche Paolo Peveraro, presidente della municipalizzata Iren, dovrebbe fare un passo indietro: “Non ho condiviso quelle nomine, introdurremo nel regolamento nomine un “semestre bianco”, così che il sindaco uscente non possa fare nomine”.
Appena insediata Appendino ha parlato di tutti i temi caldi, Tav compresa. Ecco il rapporto fatto da Gabriele Guccione sul quotidiano Repubblica:
“Mi rivolgo a chi non mi ha votato. Il voto ha dimostrato che c’è una città che si è sentita sola” ha esordito Chiara Appendino, nuova sindaca di Torino nella sua prima conferenza stampa dopo la vittoria. “Spero che chi non si è sentito rappresentato da questo voto possa dialogare con noi. Noi lo faremo. Il grido di dolore lanciato dalla periferie non può rimanere inascoltato. Ma noi lavoreremo per tutta la città”
Sulla Tav ha spiegato: “Il sindaco non può bloccarla. Mi siederò al tavolo, valuterò le loro ragioni, porterò le ragioni del no e in base a quello valuterò, anche di uscire dal tavolo”. Appendino: “Un sindaco non può bloccare il Tav ma porterò le ragioni del no”.
(…) Quanto alla nuova giunta la neosindaca aveva già scelto prima del voto nove assessori: “Stiamo aspettando i tempi tecnici per la nomina, siamo già al lavoro perché non vogliamo perdere neanche un minuto di questo fantastico sogno. Presenteremo gli ultimi assessori nei prossimi giorni. La giunta si riunirà almeno una volta al mese in diretta Facebook – ha aggiunto – perché per noi il rapporto con i cittadini è molto importante”. Per Appendino non si è però trattato di un voto di protesta: “No, è gente che non si sentiva parte della città e di questa amministrazione”. ha aggiunto. Infine Grillo – “L’ho sentito ieri sera, mi ha fatto gli auguri per questa avventura. Raggi? Ancora no, sarà nel frullatore”.
Poi il giudizio sul rivale battuto, Piero Fassino: “La capacità di ascoltare e di capire le esigenze della gente è un’importantissima dote per un sindaco. L’incapacità è stata lì, è mancata la capacità di ascoltare”.
(Foto Ansa)