ROMA – Niente licenziamento disciplinare per il lavoratore che, mentre รจ in malattia per problemi ad una gamba, viene sorpreso ad uscire di casa sia in macchina che a piedi per fare la spesa, o per le normali incombenze della sua vita quotidiana.
Lo sottolinea la Cassazione – con la sentenza 6375 – che ha confermato il mantenimento del posto di lavoro per il dipendente di una societร piemontese di Alba addetto al controllo degli acquisti.
Il datore di lavoro aveva mandato gli investigatori privati sotto casa dell’impiegato e aveva scoperto che, ogni tanto, il dipendente usciva dalla sua abitazione anche se aveva un certificato con una lunga prognosi di malattia per una complicata infiammazione a un tendine.
La Suprema Corte ha respinto la richiesta di licenziamento sottolineando che dalle attivitร investigative non era mica emerso che il dipendente in malattia svolgeva altri lavori. Aveva solo ripreso “alcune attivitร della vita privata (spostamenti in cittร a piedi e in auto per acquisti e altro), cioรจ attivitร di una gravositร di cui non รจ evidente la comparabilitร a quella di una attivitร lavorativa a tempo pieno”. Anche perchรจ l’impiegato infortunato – Goffredo G. – doveva lavorare stando sempre in piedi.