Nonostante la giovanissima età, 15 anni, ha il diabete e deve quindi sempre portare con sè l’occorrente per l’insulina. Ma ciò non le ha finora impedito di vivere normalmente, fino a quando non ha deciso di prendere un aereo: la compagnia prescelta, Alitalia, non ha ancora deciso se le apparecchiature che la ragazzina deve sempre portare con sè possano essere autorizzate.
L’odissea è stata vissuta in prima persona da un giornalista. Sua figlia il 6 gennaio prossimo deve raggiungerlo in Calabria. A questo scopo i genitori le hanno acquistato un biglietto Alitalia. ”Al telefono comunichiamo che la ragazza ha il diabete e che porterà con sé, come bagaglio a mano, insuline, aghi, pungidito e glucometro, la macchinetta che misura la glicemia. Il personale del call center ci rassicura dicendo che non ci sarà alcun problema e che per procedura dovremo comunicare il numero preciso di ogni elemento”.
Il 3 gennaio viene chiesto al padre della ragazza di inviare un fax con la scheda tecnica del glucometro, e così viene fatto. “Ci dicono che ci faranno sapere a breve se lo strumento rientra nel novero di quelli ammessi a volare. Scopriamo che non è nell’elenco e che qualcuno, un ufficio tecnico, dovrà valutare il caso e decidere in merito. Alla disinvolta proposta di volare senza rispondiamo che la ragazza non può separarsi dall’apparecchio per ovvie ragioni di salute”.
“Il 4 gennaio, nonostante i numerosi solleciti fatti al call center – spiega – Alitalia non ha ancora emesso il verdetto, non sappiamo se nostra figlia potrà prendere l’aereo. Alitalia è l’unica compagnia aerea che, da quando nostra figlia vola, ha opposto tutta questa ostinata barriera burocratica al semplice diritto di prendere un aereo. La compagnia di bandiera che dovrebbe tutelare in modo speciale i diritti e le esigenze dei passeggeri, soprattutto quelli con qualche difficoltà, sta negando a nostra figlia il diritto di viaggiare con semplicità nonostante la propria malattia”.
“Questo è un problema che affligge tutte le persone con diabete e speriamo che la nostra segnalazione possa servire a sensibilizzare qualcuno affinché la procedura venga snellita e semplificata. Nel frattempo strapperemo il biglietto e ci rivolgeremo a un’altra compagnia, non italiana, supernota e civilissima low cost per eccellenza” conclude D.V.
