
NEW YORK, STATI UNITI – L’aereo a energia solare Solar Impulse, pilotato da due svizzeri, e’ atterrato a New York, completando cosi’ la sua traversata degli Stati Uniti. Il velivolo sperimentale, decollato da Washington Dc, ha comletato l’ultima tappa atterrando all’aeroporto Jfk alle 23:09 locali (le 05:09 italiane), con almeno un paio d’ore di anticipo sull’orario previsto a causa di uno squarcio su un’ala.
Solar Impulse ha compiuto l’ultima tappa della sua traversata (Solar Impulse Across America), decollando dal Dulles International Airport di Washington Dc 18 ore prima e sorvolando di notte gli stati di Maryland, Delaware e New Jersey. L’aereo ha quattro motori a elica propulsi da batterie solari con l’energia immagazzinata di giorno dalle 12.000 cellule solari poste sulle grandi ali, che hanno la superficie di quelle di un Jumbo ma che sostengono un velivolo il cui peso complessivo e’ pari a quello di una grossa automobile.
Il velivolo e’ decollato il 3 maggio dal Moffet Air Field della Nasa, vicino a San Francisco, compiendo la prima tappa fino a Phoenix, Arizona. Sempre in maggio e’ volato da li’ a Dallas, Texas, quindi a Saint Louis, Missouri, poi a Cincinnati, Ohio, e infine a Washington, dov’e’ rimasto fermo dal 16 giugno. L’ultima tappa e’ stata anticipata di alcune ore per via di uno squarcio rilevato su un’ala, che pero’, secondo i tecnici, non ha fatto correre pericoli al pilota di turno, Andre’ Borschberg, che durante la missione ha alternato il pilotaggio con Bertrand Piccard.
La piccola lacerazione e’ stata riscontrata sulla parte inferiore di un’ala dell’aereo solare in volo per New York ma ”per il momento” non ci sono ragioni per interrompere la missione, secondo quanto comunicato dal sito di Solar Impulse Across America. Un elicottero e’ stato spedito a verificare il danno e sulla base del sopraluogo il Centro Controllo Missione ha deciso il da farsi. Nel frattempo pero’ le telecamere in cabina sono state spente e le interviste in volo con il pilota Andre Borshberg sospese.
Solar Impulse, un aere mosso da energia solare ma capace di volare anche la notte, era decollato poco prima dell’alba da Washington per per New York, ultima tappa di un viaggio coast-to-coast iniziato il 3 maggio dal Moffet Air Field della Nasa, vicino a San Francisco, e proseguito poi con tappe a Phoenix, Dallas, St. Louis, Washington. Borshberg, che si e’ alternato ai comandi con Bertrand Piccard, svizzero come lui e figlio e nipote di esploratori dei cieli e degli abissi, è rimasto in aria per 21 ore circa.
Il danno e’ stato riscontrato mentre l’aereo era in rotta di ‘parcheggio’ lungo la costa atlantica all’altezza di Filadelfia. Solar Impulse, concepito nel 2003, e’ un monoposto leggerissimo (1,6 tonnellate, poco piu’ di una utilitaria) ma con l’apertura alare di un Airbus 340 (64 metri). I quattro motori a elica sono alimentati una batterie caricate da 12 mila cellule solari. Il viaggio attraverso gli Stati Uniti e’ il primo del genere dovrebbe preludere a una missione, questa volta attorno al mondo.
