Se chiedi al call center Alitalia qual è la tariffa più conveniente per una tratta, ti dicono una cifra. Poi vai sul sito della compagnia e scopri che esiste un prezzo migliore. Sono molte le denunce presentate dai passeggeri per questo comportamento scorretto degli operatori che lavorano per la compagnia. La vicenda è stata resa pubblica da un articolo pubblicato sul Fatto Quotidiano.
Secondo molti utenti dell’ex compagnia di bandiera la prassi è molto diffusa. Un esempio emblematico è quello di un cliente che ha chiamato il call center per prenotare un biglietto di andata e ritorno da Roma a Milano: dall’altro capo del telefono, l’operatore ha detto che la tariffa minima era di 201 euro. Lo stesso utente ha contemporaneamente visto sul portale web di Alitalia che gli stessi biglietti erano diponibili a 133 euro. Unica differenza, l’aeroporto milanese di riferimento: nel primo caso si trattava di Linate, nel secondo di Malpensa. A quel punto l’operatore è stato informato della soluzione alternativa e ha risposto in maniera confusa: “Se le va bene Malpensa, allora possiamo partire da 133 euro”.
Il Codacons, per bocca del suo presidente Carlo Rienzi, ha parlato di “grave scorrettezza”, paragonando i clienti Alitalia ai “turisti stranieri che al ristorante non sono in grado di valutare i prezzi”.
Dal canto suo, Alitalia ha smentito che sia in voga questo malvezzo, e ha fatto sapere che invece “talvolta i prezzi indicati al telefono sono più bassi di quelli pubblicati sul web”.