Un maestro elementare di 44 anni è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di aver favorito e sfruttato la prostituzione di donne italiane, pubblicizzata con annunci sul web, anche in una casa ad Ancona.

Secondo gli accertamenti, l’attività illecita dell’uomo, che vive da solo, sarebbe del tutto distinta dal suo lavoro di insegnante.
L’accusa, innescata dalla denuncia di una prostituta e basata anche su intercettazioni telefoniche, ritiene che il quarantaquattrenne abbia favorito e sfruttato l’attività di almeno due donne, affittando gli appartementi, inserendo annunci su Internet, comprendenti numeri di telefoni cellulari da chiamare, e smistando le chiamate dei clienti per appuntamenti.
L’arresto è stato eseguito contestualmente alla perquisizione domiciliare durante la quale è stato sequestrato il personal computer dell’indagato che servirà ad acquisire altri elementi per le indagini e accertare l’ampiezza del giro di squillo.
L’intervento degli agenti è arrivato prima che l’uomo formalizzasse il contratto d’affitto di una casa in via Trionfi ad Ancona che doveva servire alle prostitute. Sono in corso verifiche per chiarire il giro d’affari avviato almeno dal 2009. Secondo le indagini della polizia municipale, le prostitute chiedevano dai 100 ai 200 euro per le loro prestazioni.
