ROMA – Vuoi andare su Marte? C’è un posto di astronauta libero. Una compagnia olandese sta organizzando il viaggio della tua vita.
In questi ultimi tempi, gli amanti dell’avventura possono spedire il loro CV per un progetto spaziale che sta assumendo in vista di un lancio previsto nel 2018. Il progetto chiamato Mars One è ormai definito nelle sue grandi linee. Un premio nobel per la fisica, l’olandese Gerardus ‘T Hooft, ne è divenuto l’ambasciatore.
Solo due problemi potrebbero frenare gli organizzatori o i potenziali candidati. Da una parte, i soldi necessari all’investimento devono ancora essere trovati. Inoltre, per i candidati è meglio non avere nulla da perdere sulla terra: il viaggio per Marte è sola andata.
Non c’è ritorno possibile per coloro che atterreranno sul pianeta rosso. Secondo gli scienziati, durante il viaggio stellare di 7-8 mesi, gli astronauti perderanno massa muscolare ed ossea. Dopo aver passato molto tempo all’interno del campo gravitazionale di Marte, molto minore rispetto al nostro, sarebbe praticamente impossibile per un essere umano di riabituarsi alla gravità della terra.
Se il ritorno non è previsto, meglio abituarsi al clima di Marte. In effetti, secondo il piano, gli astronauti costituiranno la prima comunità umana a vivere su Marte. Questa potrà vivere in modo relativamente autosufficiente. L’energia sarà generata con pannelli solari, l’acqua sarà riciclata ed estratta dal suolo e gli astronauti coltiveranno il loro proprio cibo. Ogni due anni, una navicella in provenienza dalla terra porterà delle razioni di emergenza e nuovi membri che si aggregheranno comunità.
Alcuni scienziati dubitano della fattibilità del progetto. Se è senz’altro vero che è possibile far atterrare una grossa navicella su Marte, non è sicuro che esseri umani possano resistere a lungo alle condizioni proibitive del pianeta rosso. Sul pianeta non c’è acqua allo stato liquido, la pressione atmosferica è pressoché assente, le temperature variano smisuratamente. Inoltre, Marte è sulla linea di fuoco del cosiddetto «vento solare».
Gli organizzatori di Mars One credono però che, sebbene i rischi siano alti e in parte sconosciuti, il progetto potrebbe avere successo. Per mettere l’astronave sulla rampa di lancio, devono ormai soltanto trovare i 6 miliardi di dollari considerati necessari. Come fare? Semplice, grazie ai diritti tv. La prima impresa marziana dell’uomo, se avrà successo, sarà seguita passo dopo passo in un reality show che tutti noi terrestri guarderemo col fiato sospeso.