ROMA – Diventare avvocati e commercialisti, ma senza fare prima l’esame di Stato si può (forse). Stando a quanto scrive Laura Cavestri sul Sole 24 Ore, ci sarebbe in ballo una proposta di legge delega concepita dal ministero dell’Economia che cambierebbe le carte in tavola per le professioni: accesso solo previo tirocinio.
Nella manovra finanziaria ci sono alcune norme per la liberalizzazione delle professioni, che fanno decadere entro quattro mesi dall’entrata in vigore del decreto tutte le ”restrizioni” attualmente previste, anche per legge: no restrizioni all’accesso e all’esercizio di professioni, sì al principio di libertĂ di impresa e di garanzia della concorrenza.
Alcune professioni vengono espressamente salvaguardate – dai notai agli avvocati, dai farmacisti agli ingegneri – ma per le altre sembra poterci essere un impatto anche sulla regolamentazione rappresentata dagli ordini professionali.
Se davvero a tutto questo si aggiungesse la proposta di legge delega si andrebbe oltre il cosiddetto decreto legge Bersani, quindi niente esame di Stato e solo un tirocinio di accesso.
In quel caso sarebbero soppresse  alcune incompatibilità con altri mestieri, come attività commerciali o  giornalista professionista.
“Il Governo, entro un anno dalla data di entrata in vigore della legge, sarebbe delegato ad adottare uno o piĂą decreti, per vietare tariffe fisse o minime, ma anche la possibilitĂ , per gli Ordini, di verificare la corrispondenza di un compenso richiesto al decoro professionale e all’importanza dell’opera (in coerenza con gli orientamenti dell’Authority Antitrust). Inoltre, far sì che gli stessi Ordini non possano vietare la pubblicitĂ agli iscritti per ragioni di dignitĂ e decoro professionale, valutando eventuali anomalie per casi concreti e motivati. E ancora: la possibilitĂ di costituire societĂ professionali di capitali, oltre al fatto di far cadere ogni barriera di incompatibilitĂ tra professionisti e loro esercizio di attivitĂ commerciali”, spiega il Sole 24 Ore.
