ROMA – Bachi da seta ogm in grado di produrre tela resistente quanto quella di un ragno. L’ultima sfida dell’ingegneria genetica è stata vinta da Don Jarvis, dell’università del Wyoming, che ha ricreato in laboratorio la stessa tela usata dal personaggio dei fumetti Uomo ragno. La ricerca pubblicata sulla rivista Pnas ha unito la facilità di allevare bachi da seta con la resistenza, pari a quella dell’acciaio, della tela prodotta dai ragni. Allevare i ragni sarebbe infatti impossibile, sia per la scarsa quantità di tela prodotta che per il fatto che si mangerebbero tra di loro. Tali ragnatele potranno essere usate in medicina o sostituire la plastica.
Jarvis ha modificato il dna dei vermi inserendovi i geni dei ragni, per ottenere una sorta di “ragni da seta”. Christopher Holland, ricercatore dell’università di Oxford, ha commentato: “Essenzialmente questa ricerca ha dimostrato che è possibile prendere un componente della tela di ragno e creare un baco da seta in grado di produrre una fibra differente dalla sua”.
Le applicazioni tecniche sono molte: la ragnatela potrà essere usata per suture più resistenti, e creare protesi e legamenti. Inoltre tale materiale potrebbe sostituire la plastica, un sostituto decisamente ecologico e che viene creato con grande risparmio energetico. Insomma dopo anni di ricerca finalmente si potrà produrre la tela di ragno a livello industriale. L’importante sarà spiegare che sebbene la ragnatela sia resistente, non sarà comunque il caso di saltare di tetto in tetto come l’amato eroe dei fumetti Spiderman.