BARI – Tre interventi in due settimane, e poi la morte della paziente. E’ stato questo l’incubo vissuto da Angela De Gioia, 69 anni, alla quale doveva essere sostituita una valvola aortica. Ma qualcosa durante le operazioni è andato storto e la paziente è morta. Per questo dodici medici della clinica Anthea di Bari sono indagati per omicidio colposo.
L’inchiesta era partita subito dopo il decesso, ad aprile 2009, sulla base di un esposto dei parenti della vittima. Secondo la ricostruzione, la donna si era ricoverata all’Anthea il 12 marzo 2009 per la sostituzione di una valvola aortica. Dopo l’intervento, però, sarebbero sorti alcuni problemi legati ad un’infezione. Per questo erano state eseguite altre due operazioni per individuare il danno e porre un rimedio. Ma inutilmente. Il 29 marzo la donna è morta. Neanche l’autopsia aveva individuato l’infezione che si sarebbe formata.
La difesa dei familiari della donna ha fornito ora una nuova consulenza tecnica in cui sono stati introdotti altri elementi: la donna sarebbe morta per un cattivo funzionamento della valvola impiantata, dovuto ad un grumo di sangue che ostruiva il flusso sanguineo, e i medici, pur in presenza di valori cardiaci inappropriati, non avrebbero capito che era quello il problema. Per chiarire definitivamente l’esatta modalità della morte di Angela De Gioia, l’8 giugno è stata fissata un’udienza di incidente probatorio, in cui saranno ascoltati i periti del giudice per le indagini preliminari, incaricati di chiarire come sono andate le cose e di chi sia stata la responsabilità della morte. Le operazioni peritali cominceranno il 21 marzo prossimo.
*Scuola di Giornalismo Luiss
