E’ tempo di ‘botti’, una tradizione a cui a Capodanno gli italiani non riescono a rinunciare, e dunque come ogni anno in questo periodo è tempo anche di sequestri di fuochi d’artificio illegali. Oggi 17 dicembre nel brindisino la Guardia di Finanza ne ha requisiti cinque tonnellate destinate al mercato nero. Tutti riportavano autorizzazioni prefettizie risultate falsificate.
‘Botti’ illegali, dunque, i più pericolosi secondo la Polizia, che avverte:”Evitare quelli privi di etichetta e fare particolarmente attenzione a quelli con effetto scoppio”. Per prevenire il ‘bollettino di guerra’ che immancabilmente la mattina del primo dell’anno segnala morti e feriti gravi con lesioni agli occhi e alle mani, ustioni fino a vere amputazioni(quest’anno non c’è stato nessun morto ma oltre 200 feriti tra cui molti bambini) la polizia mette in guardia contro ‘bombe carta’, ‘cipolle’, ‘mezza botta’, ‘track con tronchetto’ e ‘track di vecchia generazione’, prodotti illegali ”pericolosissimi per la vita umana”.
Tra le cosiddette ‘bombe carta’, spiegano gli esperti del nucleo speciale del Dipartimento di pubblica sicurezza, vi sono dei veri e propri ordigni che contengono anche 2 o 3 chili di esplosivo a basso potenziale ed hanno notevoli potenzialità distruttive. Ma anche manufatti dall’aspetto apparentemente più ‘normale’ e con quantitativi assai più modesti di prodotto con effetto scoppiante (tre o quattro grammi), che si presentano con la forma di un cilindretto più o meno allungato e di diverso diametro, possono causare danni irreparabili agli arti, alla vista all’udito ed al corpo in generale.
Per fare un po’ di chiarezza, la Polizia ricorda che tutti i prodotti pirotecnici autorizzati devono avere sulla confezione un’etichetta completa la stessa deve riportare: i dati del provvedimento del Ministero dell’Interno che ne autorizza il commercio; il nome del prodotto; la ditta produttrice il Paese di produzione e l’importatore, la categoria, le principali caratteristiche costruttive ( tra le quali il peso netto della massa attiva del prodotto esplodente) e una descrizione chiara e completa delle modalità d’uso, che devono essere seguite attentamente dall’utilizzatore.
Dunque, i prodotti privi di un’etichetta regolamentare sono da considerarsi ‘fuochi proibiti’,non essendo garantita né la loro provenienza né le caratteristiche costruttive e di funzionamento. In particolare gli esperti della Polizia raccomandano la massima attenzione nell’uso di prodotti con effetto scoppiante ed ai razzi o proiettili di qualsiasi specie. E’ dall’uso di questi oggetti, infatti, che, statisticamente, derivano gli incidenti di maggiore gravità. Inoltre, la Polizia ricorda che è ”severamente vietata, anche perché riguarda l’ illecita fabbricazione di prodotti esplodenti, qualsiasi manipolazione dei prodotti (svuotamento e ricarica, unire più pezzi insieme, innesco di sostanze infiammabili)”.
Infine, anche i cosiddetti prodotti ‘di libera vendita’, che si trovano in commercio presso supermercati, cartolerie, rivendite di casalinghi, possono essere venduti – avverte la Polizia – solo ai maggiori di 14 anni”. E’ comunque consigliabile che ad accendere il fuoco d’artificio sia sempre un adulto che abbia ben letto le istruzioni d’uso.
