Invitare i ragazzi in discoteca alle notti brave non รจ stata proprio una mossa azzeccata per dj Vincenzo di Trento.ย ”Correre in auto”, guidare ”senza cinture di sicurezza” e ”bere” per divertirsi: questi suggerimenti gli sono costati una condanna per ”istigazione alla disobbedienza delle leggi sulla sicurezza e ordine pubblico”. La sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Trento รจ stata confermata anche dalla Cassazione.
Non pago della condanna alla pena sospesa di 4 mesi di carcere, il djย ha fatto ricorso in Cassazione sostenendo che si trattava di ”messaggi pronunciati in un contesto ludico e scherzoso” e che comunque ”il mancato rispetto dei limiti di velocitร e dell’obbligo di indossare le cinture erano illeciti amministrativi” che non si potevano, quindi riferire alle leggi sull’ordine pubblico la cui violazione invece รจ reato. Ma la Prima Sezione Penale della Cassazione, con la sentenza n.26843, ha respinto il ricorso.
“Il concetto di ordine pubblico non puรฒ essere imbalsamato nella storia” scrivono i giudici, ma si adegua al “rinnovamento dell’ordinamento giuridico”. E allora, scrive la Cassazione “come potrร dirsi piรน grave e costituire reato, istigare, ad esempio, a disobbedire alla norma che divieta le ‘grida sediziose’ e non istigare a guidare ubriachi o senza cinture di sicurezza?” Soprattutto se si istiga “pubblicamente, e cioรจ con un mezzo di diffusione, la radio, diretto alla generalitร ”.
E poichรจ “guidare senza cintura e a maggior ragione ubriachi sono condotte che pongono fortemente in pericolo la sicurezza dei consociati in senso generalizzato, e vanno ricomprese nel concetto di ordine pubblico” e quindi l’istigazione รจ reato.
