ROMA – L’industriale farmaceutico Claudio Cavazza, fondatore della Sigma Tau, è morto a Roma all’età di 77 anni (leggi qui).
Era un personaggio straordinario, non solo uomo di industria, anche molto abile (seppe usare a pieno dei contributi della Cassa del Mezzogiorno che fino agli anni ottanta agevolavano nuovi insediamenti fino a Pomnezia, alle porte di Roma), ma di cultura. Era un grande appassionato di jazz fin dai suoi anni giovanili a Bologna, la sera si mescolava con gli aficionados nelle caves di Testaccio a Roma.
La principale ragione per cui il mondo della cultura e quello della politica in Italia devono ricordarlo con gratitudine imperitura, cosa che non sarà, è il ruolo da lui giocato nella famosa guerra di Segrate, che oppose Carlo Caracciolo e Carlo De Benedetti da una parte e Silvio Berlusconi dall’altra, fra il 1990 e il 1991.
Cavazza, vecchissimo amico di Caracciolo, possedeva circa il 5 per cento dell’Espresso, una quota che si rivelò cruciale per il controllo del Gruppo, del quale faceva parte il quotidiano la Repubblica.
Berlusconi e De Benedetti si ingaggiarono in una guerra senza quartiere, con De Benedetti che parò uno sproposito quote di minoranza e Berlusconi che mandò i suoi emissari a cercare minimi pacchetti azionari detenuti da oscuri fondi americani.
Cavazza era anche socialista e vicino a Craxi (la matrice culturale dell’Espresso, negli anni evolutasi con Repubblica vicina al Pci e al Pd, era liberale di sinistra e socialista) ricevette da Craxi la richiesta di vendere le sue azioni a Berlusconi, ma rifiutò. Il rifiuto fu un atto di grande coraggio, perché in quegli anni l’industria farmaceutica, al di là delle mazzette pagate al mitico Poggiolini e al ministro De Lorenzo, dipendeva dal favore del governo. E fu un atto che costò caro a Cavazza, che uscì dalla compagine azionaria del gruppo in anni successivi, quando le quotazioni in borsa, che avevano raggiunto livelli da vertigine ai tempi della guerra di Segrate, si deflazionarono molto.
La scomparsa di Claudio Cavazza “lascia un vuoto incolmabile nella sua famiglia, in tutti i dipendenti del Gruppo da lui fondato nel 1957 e in quanti, nel mondo dell’impresa, avevano lavorato e collaborato con lui”. A dare il commosso annuncio della morte dell’inventore della Sigma-Tau è stata la stessa casa farmaceutica. Cavazza, bolognese di nascita, si è spento a Roma. Nonostante versasse in non buone condizioni fisiche da qualche mese, l’improvviso peggioramento ha colto tutti di sorpresa. Un lutto condiviso dai moltissimi entrati in contatto con il pioniere dell’industria farmaceutica italiana. Di Farmindustria, l’Associazione delle industrie farmaceutiche, Cavazza, tra i tanti incarichi, è stato presidente e per questo, ai tempi di mani pulite, ha anche patito il carcere.
“Un imprenditore illuminato che aveva a cuore il futuro del settore farmaceutico e del proprio Paese e che seppe far crescere la sua azienda sino alle recenti acquisizioni negli Stati Uniti”: così si è espresso il Presidente di Farmindustria, Sergio Dompé, che si unisce al cordoglio di famiglia e amici.
I funerali si svolgeranno, per volere della famiglia, in forma strettamente privata. Il decollo della sua attività come imprenditore del settore farmaceutico avvenne a metà degli anni Sessanta grazie al lancio di Rekord B12, che diventò presto uno dei farmaci più venduti in Italia e non solo. Altro passaggio fondamentale nella storia del Gruppo Sigma-Tau è stata la scelta, dovuta alla passione e determinazione di Cavazza, di orientare gran parte delle risorse economiche-finanziarie dedicate alla ricerca scientifica per lo studio del metabolismo e delle carnitine, sostanze di origine naturale, endogene e prive di effetti collaterali, che intervengono nei processi che consentono alla cellula di ricavare le proprie fonti energetiche.
Numerosi i premi e i riconoscimenti, soprattutto a livello internazionale. Negli Stati Uniti, per le attività di ricerca e sviluppo nel settore delle malattie rare, la Contea del Maryland ha istituito nel 1995 il premio “Claudio Cavazza Science Award”. Nel giugno del 2005 gli fu assegnato il premio Pharma-Finance 2005 per le biotecnologie e nel dicembre 2009 il titolo di Socio Benemerito dell’Associazione Italiana Sindrome X Fragile Onlus per l’impegno nei confronti delle persone affette da tale sindrome. Con Cavazza nacque nel 1986 la Fondazione Sigma-Tau e nel 1988 la casa editrice Sigma-tau, che pubblica la rivista scientifica Sfera.