Il pianeta Terra, pur avendo sviluppato la vita grazie alla presenza del carbonio, ha un deficit misterioso di questa sostanza. L’elemento è migliaia di volte più abbondante sulle comete presenti nel sistema solare piuttosto che qui da noi; inoltre, anche il sole è altrettanto ricco di carbonio.
La spiegazione scientifica sostiene che nella formazione del pianeta le temperature siano salite oltre i 1800 gradi kelvin, temperatura sufficiente a far bollire il carbonio. Ma le osservazioni sui sistemi solari suggeriscono che la distanza della Terra dal sole sarebbe troppo lontana per vaporizzare la polvere di carbonio, quindi per un team di astronomi il fuoco come causa di distruzione della polvere di carbonio sarebbe da escludere.
Ad aver fatto sparire l’enorme quantità di carbonio sarebbe stata invece una combinazione tra gli atomi dell’ossigeno presenti nella nebulosa che ha formato la Terra e il carbonio stesso; da questa unione, si sarebbe sviluppata l’anidride carbonica ed altri gas. A giungere a questa conclusione è Jeong-Eun Lee della Sejong University di Seoul in Corea del Sud e di diversi colleghi tra cui Edwin Bergin dell’Università del Michigan di Ann Arbor, che hanno pubblicato un documento sull’Astrophysical Journal Letters.
Il carbonio è comunque presente sulla Terra in quantità rilevanti: questo potrebbe essere stato emesso da asteroidi e comete che hanno raggiunto la Terra dopo la sua completa formazione secondo i ricercatori.
Infine il carbonio sarebbe alla base anche di molecole più complesse come gli amminoacidi, un ingrediente fondamentale della vita.
