Fuori per protesta, occupazioni o assemblee: dopo la mobilitazione anti-Gelmini gli studenti dovranno fare i conti con le troppe assenze e l’incubo di una bocciatura.
Anche per professori e presidi il rebus non è semplice da risolvere. Secondo una norma entrata in vigore proprio quest’anno alle superiori dei 50 giorni di assenza disponibili, almeno quindici sono stati occupati da manifestazioni, occupazioni e altro.
“Per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente – recita il decreto del giugno 2009 – è richiesta la frequenza dell’orario annuale personalizzato”.
Che fare allora? Ogni scuola per ora deciderà per conto suo. Come scrive Salvo Intravia su Repubblica a Palermo 13 presidi hanno fatto sapere che le assenze per le occupazioni verranno contate. E nel resto d’Italia resta il fai da te.