NAPOLI – Sono arrabbiati per aver perso una figlia senza sapere il perchĂ©. Gennaro Rea, il papĂ di Melania, e sua moglie Vittoria, non riescono a trovare pace per la morte della figlia. Il 24 maggio Melania avrebbe compiuto 29 anni. Ed invece non c’è piĂą.
I suoi compleanni, Melania, li trascorreva sempre con i suoi genitori, ”o veniva lei qui a Somma o andavamo noi da lei. Di sicuro stavamo sempre insieme”, ha detto in un’intervista all’Ansa il papĂ Gennaro. Se fosse viva ”le avrei regalato tutto quello che voleva”. Ed invece ”sono stato sulla sua tomba, come faccio ogni giorno. Le ho portato dei fiori, le ho parlato un po’, le ho detto che mi manca e che avrĂ giustizia”.
Giustizia è una parola che pesa sempre di piĂą sulla vita della famiglia Rea, ”perchĂ© non arriva ancora” e perchĂ© ”l’attesa è sempre piĂą snervante”. Gennaro, ex militare, mantiene sempre il controllo. Però adesso ammette: ”Se fosse per me avrei fatto altro”. E il riferimento è alle indagini in corso. Non scende nei dettagli, ”me lo tengo per me e, poi, non spetta a me dirlo”. Ma, aggiunge, ”gli addetti ai lavori dicono sempre che un corpo in due-tre giorni parla. Ed, invece, noi siamo in alto mare”.
Il corpo senza vita di Melania fu ritrovato lo scorso 20 aprile, a Ripe di Civitella (Teramo). Ieri sera a Somma Vesuviana c’è stata una fiaccolata, in ricordo di Melania. Gennaro parla anche della nipotina, la piccola Vittoria, ”quando sta con noi sta benissimo”.
E, poi, di Salvatore. Dopo le troppe storie di tradimenti, di dubbi e sospetti, la fiducia ”è affievolita”. Ma c’è, comunque, ”la normalitĂ dei rapporti”. ”NormalitĂ tra virgolette”, dice fermo Gennaro che aggiunge: ”Lo dobbiamo fare per forza, per la piccola Vittoria”.