Nella gara d’appalto per l’Auditorium di Firenze c’é stata “la perfetta applicazione del sistema Balducci, che aveva promesso l’appalto ai romani e a un imprenditore vicino ad Anemone. La gara era di 70 milioni di euro, ora i costi sono saliti a 260 milioni. Chissà perché”. A dirlo è il costruttore Riccardo Fusi, indagato per corruzione, che nei prossimi giorni depositerà un esposto denuncia ai magistrati fiorentini. Intervistato dal Corriere della Sera, Fusi ribadisce la sua estraneità alla “cricca”.
“Se la mia azienda non ha mai avuto un’assegnazione negli ultimi due anni e mezzo, un motivo ci sarà”, rileva. “Balducci non mi ha mai ricevuto, è chiaro che era contro di me”. Quanto al legame con Francesco Piscitelli, “chiunque può sbagliare un rapporto. Mi interessavano le sue conoscenze, solo che con lui si seminava per non raccogliere mai”.
In merito al cantiere della Scuola Marescialli e al rapporto con il coordinatore nazionale del Pdl Denis Verdini, “come fa a dire che ha aiutato un amico in difficoltà?”, si chiede. “Lui é in buona fede, ma deve dire che aiutava lo Stato, perché era in atto una truffa ai danni dello Stato. E comunque, non ha mai ottenuto nulla”.
Al pranzo all’Harry’s bar di Roma con Verdini e il ministro Altero Matteoli, prosegue l’imprenditore, “non sono andato a farmi sponsorizzare. Io l’appalto e il contenzioso ce l’avevo con il ministero delle Infrastrutture. Con Denis sono andato dal mio committente, che ha detto a un suo funzionario seduto a tavola: facciamo attenzione a questa pratica. Tutto qui”.
