“Di’ qualcosa di sinistra”, il celebre invito di Moretti ha trovato una curiosa attuazione. Curiosa perchè a “dire cose di sinistra” è stato un amministratore di centrodestra. Non solo, il presidente della provincia dell’Aquila avrebbe anche giocato sporco, copiando pari-pari il programma di una sua collega presidente, ma di centro-sinistra.
La guerra dei programmi ha coinvolto Antonio Del Corvo, neo-eletto alla guida della provincia dell’Aquila. L’accusa gli viene rivolta dai consiglieri dell’opposizione che si sono accorti di sospette somiglianze tra il programma presentato e quello della presidente della provincia di Bologna, Beatrice Draghetti, Pd.
Ad accorgersi della somiglianza è stato il capogruppo del Pd Ennio Mastrangioli. “Nel documento che ci aveva consegnato Del Corvo ho trovato un linguaggio non legato a questi luoghi, alle caratteristiche di questi territori. Ci ho visto espressioni di sinistra, soprattutto nei capitoli sui lavoratori nella crisi e nell’accoglienza agli immigrati. Poi una frase ha catturato la mia attenzione: ‘Welfare to work’. Mi sono messo a fare qualche ricerca su internet, e ho trovato frasi copiate per intero dal programma di Draghetti”.
E il presidente beccato come si è difeso? “Non ha potuto negare, di fronte a tale evidenza – insiste Mastrangioli.- Si è giustificato dicendo che studia, approfondisce… Anche a sinistra, mi vien da dire”.
Le frasi incriminate? “Garantire l’accesso agli ammortizzatori sociali”, “strutturare un sistema di welfare to work, per migliorare l’occupabilità di soggetti svantaggiati contrastando forme di marginalità (povertà disagio, clandestinità lavoratori stranieri)”. Davvero troppo di sinistra.