TERNI – Il direttore della Confcommercio di Terni, Leandro Porcacchia, e un suo collaboratore, Sergio Briganti, sono stati arrestati lunedì 28 marzo con l’accusa di estorsione. Al centro dell’indagine una richiesta di 100 mila euro fatta – secondo l’accusa – a un ristoratore che doveva rilevare un locale alla periferia della città.
I due sono stati bloccati nel pomeriggio nella sede della Confcommercio di Terni dalla squadra mobile al termine di indagini durate circa tre mesi e coordinate dal sostituto procuratore Elisabetta Massini. La polizia è intervenuta al momento del passaggio del denaro, alla presenza del ristoratore che sarebbe stato vittima dell’estorsione. Sequestrati alcuni assegni e altri documenti ora al vaglio degli investigatori. Al centro dell’indagine l’affitto e la successiva vendita di un ristorante nell’immediata periferia della città.
Operazione che l’attuale proprietario (al momento risultato estraneo alla vicenda) aveva affidato alla Confcommercio. Il denaro – in base all’ipotesi accusatoria – sarebbe stato chiesto al potenziale acquirente per agevolare la pratica. Il difensore di Porcacchia, l’avvocato Massimo Longarini, ha definito l’arresto ”un provvedimento assurdo”. ”Il mio assistito – ha aggiunto – è estraneo a ogni addebito”.
[gmap]
