BRUXELLES – Il corrispettivo biblico della battaglia intrapresa da Mario Borghezio potrebbe essere l’episodio di Davide contro Golia. L’eurodeputato leghista ha ufficialmente sfidato il colosso informatico Google con un’interrogazione scritta alla Commissione europea di Bruxelles: “Dal 1 marzo il famoso motore di ricerca Google applicherà nuove regole affinché i dati caricati restino in memoria nel sistema, costituendo di fatto un grande rischio per la privacy dei cittadini europei. Inoltre l’assenza di una regolamentazione internazionale condivisa crea un vuoto normativo che danneggia non solo i cittadini, ma anche le imprese multinazionali, che operano in Nazioni con regole differenti fra loro”.
“Quali azioni ha intrapreso la Commissione a tutela dei cittadini europei riguardo la nuova politica di Google? La Commissione intende procedere verso un’uniformazione internazionale e trans-europea delle norme relative alla privacy? Come tutela i diritti dei cittadini europei di fronte a legislazioni che permettono un accesso ai dati personali che garantiscono una tutela non adeguata nei confronti della privacy?”.
Google ha iniziato a spiegare le novità: “Ma cosa significa in concreto? Il cambiamento principale riguarda gli utenti che hanno un account Google. La nostra nuova normativa rende chiaro che, se avete eseguito l’accesso al vostro account, potremmo combinare informazioni che avete fornito per un servizio con informazioni di un altro servizio. In breve, saremo in grado di riconoscervi come singolo utente su tutti i nostri prodotti, il che si traduce in un’esperienza d’uso più semplice e più intuitiva”.