ROMA – Esseri umani su Marte? Probabilmente mai. Chi si avvicinasse al Pianeta Rosso rischierebbe un’esposizione a radiazioni come se si sottoponessero ad una Tac alla settimana per un anno. Insomma, gli esperti escludono che gli astronauti potranno avvicinarsi a quel pianeta.
A sottolineare la pericolosità di un’eventuale atterraggio umano è uno studio del Research Institute di Boulder, in Colorado, che spiega che già solo il viaggio di ritorno da Marte sottoporrebbe chi lo compisse a radiazioni pari alla metà di quelle che vengono assorbite durante un’intera vita sulla Terra.
I dati elaborati dal robot della Nasa Curiosity, in viaggio su Marte dallo scorso 6 agosto, mostrano che un viaggio di andata e ritorno dal Pianeta Rosso espone a 662 millisieverts. Il limite a cui un uomo può esporsi calcolato dalla Nasa è di 1.000 millisieverts, che equivalgono ad una possibilità del 5% di ammalarsi di cancro. Quindi chi facesse un viaggio di andata e ritorno da Marte verrebbe colpito da radiazioni come se si sottoponesse a una Tac completa di tutto il corpo ogni cinque o sei giorni.