Michele Santoro ha lasciato la Rai. Lo rivela l’Ansa. O meglio, il presentatore di Annozzero, ha concluso con un “accordo consensuale” il “rapporto di lavoro dipendente” con l’azienda televisiva pubblica.
La decisione è stata presa dal Consiglio di Amministrazione che ha approvato l’uscita dall’azienda di Santoro con 7 voti a favore e 2 astenuti.
A qualcuno verrà in mente che pochi mesi fa vennero fuori delle telefonate infuocate tra Silvio Berlusconi e il direttore generale della Rai Mauro Masi durante le quali il premier avrebbe chiesto a gran voce di sospendere il programma di Santoro “Annozero”. Su quelle telefonate sta indagando la procura di Trani e gli atti riguardanti il premier sono stati trasmesso al tribunale dei ministri. La giustizia dirà come sono andate veramente le cose. Ma intanto, l’addio di Santoro dalla Rai a pochi mesi di distanza da quelle telefonate sembra quantomeno sospetto. E anche quel “accordo consensuale”, da qualunque verso lo si legga, sembra comunque una separazione, un divorzio, un allontanamento.
Certo, la Rai assicura che Santoro continuerà a collaborare con l’azienda. Su proposta del direttore generale Mauro Masi, infatti, l’accordo consensuale prevede la realizzazione di nuovi progetti editoriali che verranno realizzati dal presentatore nei prossimi due anni. Ma allora, se Santoro continuerà a lavorare per la Rai, perché recidere il contratto? Per far terminare la trasmissione “Annozero” che non piace al premier? Per ora le domande sono destinate a non avere delle risposte chiare.
Viale Mazzini si giustifica dicendo: “La Rai continuerà ad avvalersi della collaborazione di Michele Santoro che, in questo modo, avrà la possibilità di sperimentare nuovi generi televisivi attraverso un ulteriore sviluppo del proprio percorso professionale”.
Santoro, invece, non parlerà finché l’accordo non sarà firmato. Solo dopo la firma il conduttore probabilmente convocherà una conferenza stampa per chiarire le motivazioni alla base della decisione di oggi. E allora si capirà il perché di questo allontanamento.
Secondo quanto scrive l’Ansa, comunque, Santoro potrebbe occuparsi di un suo vecchio pallino, quello delle docu-fiction, sulla scorta di ‘Corre bisonte corri’ andato in onda lo scorso anno. Lo studio vuoto, lui che introduce il tema e poi la messa in onda. Dove? Probabilmente, secondo quanto rivela l’Ansa, su Raitre, vista la disponibilità offerta a Michele Santoro da Antonio Di Bella ed esplicitata quando il giornalista venne ospitato da Serena Dandini a “Parla con me” durante la preparazione di Rai per una Notte.
