ARONA (NOVARA) – Chi ha trafugato la salma di Mike Bongiorno? Il sospetto รจ che sia stata una gang di quattro banditi a compiere l’operazione choc nel cimitero di Dagnente di Arona, sul lago Maggiore.
Sono attivi i carabinieri nelle indagini e anche il reparto investigativo speciale รจ in azione per capire chi sia stato. Non รจ stato al momento chiesto nessun riscatto, secondo le notizie riportate da Repubblica.
“ร probabile che in due si siano nascosti tra le tombe giร ieri pomeriggio, prima delle 17, ora in cui รจ scattata la chiusura temporizzata del cancello. Altre due persone, invece, li attendevano nel parcheggio sottostante, probabilmente con un furgone o un camioncino. I malviventi hanno fatto un buco in una rete del cimitero e devono aver calato il sarcofago con alcune corde”, spiega il giornalista Meo Ponte.
E’ stato accertato perรฒ che i ladri con il loro macabro bottino sono fuggiti dal retro del camposanto, passando attraverso un foro in rete metallica che recinge un prato con orto ai piedi della collinetta dove sorge il cimitero. In quella zona una strada secondaria porta a valle. Vicino c’รจ un condominio a quattro piani, ma nessun dei residenti si รจ accorto di nulla.
Inoltre chi ha trafugato la bara di Mike si รจ preoccupato anche di rubare le cassette con le immagini che le telecamere esterne al cimitero potrebbero avere ripreso. Potrebbero perchรฉ secondo alcune testimonianze, tra cui quella del parroco di Dagnente, don Mauro Pozzi, da tempo non erano funzionanti.
Ad accorgersi che la tomba del conduttore era stata trafugata รจ stato un visitatore del cimitero: la lapide รจ stata trovata divelta e il muro che chiudeva la cassa sembra fosse sfondato.
“Siamo sgomenti e increduli. Ci siamo raccolti in famiglia davanti all’accaduto”, hanno detto i figli di Mike, Nicolรฒ e Michele Bongiorno junior. “Non ci sono parole per commentare l’accaduto – ha aggiunto Michele – รจ successo questa notte e l’abbiamo saputo un’ora fa. Adesso ci sono le forze dell’ordine che se ne stanno occupando, noi non abbiamo davvero parole”.
