Milano come Adro: a Natale non sono tutti uguali, via alle luminarie multietniche. GiĆ allestite ma ancora non accese, le luminarie natalizie con gli auguri in varie lingue del mondo sono state rimosse da via Padova a Milano, arteria del quartiere multietnico finito agli onori delle cronache per la sommossa tra stranieri dello scorso febbraio. A denunciare l’accaduto e’ la cooperativa sociale Comin da decenni attiva nella periferia a nord-est del capoluogo lombardo.
”Sicuri di interpretare il pensiero di altre persone che vivono in via Padova – si legge in una nota diramata dalla cooperativa – riteniamo che le differenze non si possono cancellare staccando un interruttore. Riteniamo questo messaggio lesivo dell’immagine cosmopolita di cui Milano e’ sempre andata giustamente orgogliosa”.
Nel denunciare che di tutti i messaggi augurali istallati sulla via sarebbe rimasto solo quello in lingua italiana, Comit ha puntato il dito contro l’assessore all’Arredo Urbano Maurizio Cadeo. E contro di lui si sono immediatamente scagliate tutte le forze di opposizione. ”Milano non puo’ diventare Adro – hanno affermato Pierfrancesco Maran e Maurizio Baruffi, consiglieri comunali del Pd – le feste sono un momento di unita’ e pensare che le scritte in lingua urtino la sensibilita’ di qualcuno e’ da cretini”.
”Sembra che la convivenza, alla quale tanti residenti italiani e stranieri del quartiere stanno lavorando – ha rincarato la dose Luciano Mulhbauer, coordinatore di Fds – dia fastidio e che si voglia creare a tutti i costi dei conflitti ed evocare paure anche dove non ci sono”.