
Dopo che nella serata di venerdì 15 ottobre un giovane è sceso dal tetto della ‘Bottiglieria okkupata’, il centro sociale in via Savona a Milano sgomberato dalle forze dell’ordine giovedì scorso alle 12, sono ancora sei gli esponenti dell’area anarco-individualista rimasti per protesta in cima alle due palazzine dismesse.
La zona è stata transennata e i varchi di accesso agli stabili fatiscenti sono stati bloccati: a breve, quindi, dovrebbe iniziare a scarseggiare l’acqua e il cibo di chi è rimasto sul tetto e che si era portato i viveri negli zaini. Polizia e carabinieri non intervengono insieme ai pompieri perché i tetti sono percolanti e c’è il rischio che qualcuno possa farsi male.
Anche il ragazzo che è sceso è stato denunciato per occupazione abusiva, come era accaduto per una ventina di occupanti nei giorni scorsi. Durante la scorsa notte, comunque, c’è stato un ennesimo presidio di solidarieta’ dei ‘no-global’ a cui hanno preso parte una trentina di persone.
