GiĆ dal 2009 invece la Medtronic ha ottenuto il permesso della Food and Drug Administration per la cura dei disturbi ossessivo compulsivi di un ristretto gruppo di pazienti che non traggono beneficio dalle cure oggi disponibili. Lo studio iniziato, nel 2000, ha evidenziato significativi miglioramenti nella vita dei pazienti sottoposti a questo trattamento, tanto che Benjamin Greenberg, psichiatra della Brown University a capo dello studio, ha osservato come chi soffra di tale patologia āabbia ancora un peso, ma ha di nuovo una vitaā.
Le persone affette da disturbi ossessivo compulsivi tendono ad alleviare le proprie ansie e paure attuando dei āritualiā, comportamenti ossessivi come lavarsi più volte le mai o controllare più volte le serrature, e con la stimolazione sembra che il loro cervello riesca ad assimilare meglio la terapia comportamentale, basata sul ricordare al paziente che ciò che temono non si verificherĆ anche saltando il patologico rituale.
Grande ostacolo del pacemaker è la durata della batteria, di poco inferiore ai due anni, che deve essere cambiata chirurgicamente, e costituisce così un disagio per il paziente. Per ovviare a questo problema Greenberg sta lavorando ad un nuovo tipo di batteria che può essere ricaricata dopo pochi giorni senza la necessità di un intervento chirurgico, che spesso è motivo di rinuncia dei pazienti ad un trattamento comunque invasivo.
Le ricerche sulla DBS richiederanno ancora tempo affinchĆ© diventi una cura fruibili da tutti, poichĆ© non solo sottoponendosi allāimpianto chirurgico si rischiano emorragie cerebrali o pericolose infezioni, ma anche perchĆ© non tutti i pazienti traggono effettivi benefici dal dispositivo, motivo per cui le ricerche della Mayberg non mirano solo al miglioramento del dispositivo e della sua efficacia, ma prevedono anche studi specifici sul paziente, per poter stabilire se il Dbs gioverĆ o meno alla sua condizione per garantire al paziente la possibilitĆ di decidere al meglio se sottoporsi o meno alla terapia con pacemaker.
