WASHINGTON – Nei decenni scorsi, le spie erano decisamente creative e lo dimostrano gli svariati modi con i quali nascondevano armi e strumenti, tipo i microfoni o le telecamere. Nel “Museo dello spionaggio” a Washington DC, negli Stati Uniti, sono stati esposti gli oggetti più bizzarri e al contempo ingenui inventati dalle spie, che più che James Bond, ricordano accessori dell’Ispettore Gadget.
La collezione di immagini, realizzata da Wired con l’aiuto del Museo di spionaggio, mostra la vasta gamma di accessori utilizzati dagli 007. Ad esempio il Kgb nascondeva una pistola in quello che poteva sembrare un rossetto, una radiotrasmittente in un finto pezzo di feci o addirittura, dentro a una capsula rettale, si poteva tenere un taglierino in grado di contenere ben dieci lame intercambiabili, come scrive il Daily Mail.
Immancabile anche il nascondiglio nell’orologio, nella suola delle scarpe o nell’ombrello, utilizzato nel 1978 per uccidere il dissidente Georgi Markov a Londra con un proiettile avvelenato.