
ROMA – Il prossimo razzo della Nasa che porterĂ gli astronauti nell’esplorazione dello spazio potrebbe essere stampato 3D. La Nasa sta testando un componente del motore a combustione che puĂ² essere “stampato”. Se questo iniettore funzionasse, gli astronauti potrebbero semplicemente stampare in 3D le componenti soggette a guasti e riparare i razzi durante il viaggio. Inoltre la stampa 3D di questo componente, un iniettore che porta ossigeno liquido e idrogeno alla camera di combustione, sarebbe piĂ¹ veloce ed economica.
Se la Nasa si occupa di testare l’iniettore stampato, giĂ la General Electric aveva annunciato che userĂ componenti stampati per l’impianto d’iniezione dei suoi jet. I pezzi per la Nasa è la Aerojet Rocketdyne, societĂ che usa il selective laser melting, Slm, per la produzione dei suoi pezzi. Il metodo sviluppato riesce a depositare strati sottilissimi di metallo e fonderli uno alla volta con il laser. Secondo i calcoli della Nasa produrre così l’iniettore richiederebbe quattro mesi, contro un anno delle tecniche ora usate, e costerebbe ben il 70% in meno.
Michael Gazaril, della Nasa, ha detto: “La Nasa riconosce che sulla Terra e potenzialmente nello spazio, queste nuove tecnologie possono giocare un ruolo chiave nell’aumento di opportunitĂ di nuove missioni, ridurre significativamente i tempi ed i costi di “stampaggio” delle componenti, di parti del motore o di intere navi spaziali”.
