Prove d’inverno su gran parte dell’Italia con temporali, venti forti, nevicate in montagna e qualche situazione difficile. Proprio a causa della neve, che ha schiantato alberi e sta minacciando le case, un piccolo paese del Trentino, Ponciach di Faver, quota 1.050 metri, è stato sgomberato. E nella scuola elementare di Carano, il pullmino che doveva riportare 5 bimbi in una frazione sopra il paese è rimasto bloccato per gli alberi caduti.
Il mezzo è riuscito, con difficoltà , a scendere a valle fino a Cavalese. Le cattive condizioni meteo stanno ostacolando anche le ricerche di un alpinista disperso nel gruppo del Puez, in Val Badia. E spostandosi in città , a Milano, le forti piogge hanno creato problemi al traffico e allagamenti di scantinati. Ne ha fatto le spese anche il Circo di Mosca, in tournee nel capoluogo lombardo, con i carrozzoni finiti a mollo. Sull’arco alpino la neve è arrivata un po’ ovunque sopra i 1.000-1.200 metri.
In Trentino Alto Adige sono chiusi per sicurezza i passi Stelvio, Rombo, Pennes e Stalle: le strade di montagna sono percorribili solo con attrezzatura invernale. Neve in Val d’Aosta, tra il Monte Bianco e le valli del Gran Paradiso, e sulle montagne del cuneese: sulle statali del Colle di Tenda e del Colle della Maddalena, i due valichi internazionali che collegano Italia e Francia dal Piemonte meridionale, sono obbligatorie le catene.
Una spruzzata di neve ha imbiancato stamani anche Cortina e le localita’ dolomitiche venete, poi i fiocchi hanno lasciato spazio a pioggia e nevischio al di sotto dei 1.100-1.200 metri d’altitudine. Ma sopra i 2.000, sulle Dolimiti, la neve fresca ha toccato i 20-30 centimetri. Imbiancati anche i monti del lago Maggiore. Pioggia battente sul fondovalle e fitte nevicate sopra i 1.100 metri in Valtellina e Valchiavenna: a Bormio (Sondrio) sono già caduti oltre 80 centimetri di neve fresca, a Livigno e Madesimo circa 40 centimetri.
Le temperature rigide, sotto lo zero in quota, dovrebbero mantenersi anche nei prossimi giorni e gli operatori turistici hanno confermato l’apertura anticipata al 6 novembre della stagione dello sci nelle principali località di sport invernali. Oltre alla neve in montagna e alla pioggia, in Friuli Venezia Giulia si è fatta sentite la bora, con raffiche sui 75 chilometri l’ora, destinate a rafforzarsi nelle prossime ore. Forti piogge anche in alcune localita’ del sud. A Torre Orsaia, in provincia di Salerno, è esondato in più punti il fiume Bussento con vasti allagamenti.