SEUL – Tim Hunt, il premio Nobel per la medicina, รจ stato accusato di sessismo per alcune frasi (infelici) pronunciate durante ilย Congresso mondiale dei giornalisti scientifici di Seul, in Corea del Sud. “Le donne in laboratorio rendono la vita difficile”, ha detto prima di affossare ogni possibilitร di difesa con “Ti innamori di loro, si innamorano di te, e quando le critichi piangono”.
Insomma una caduta di stile non da poco per Hunt, che ha ribadito che il suo voleva essere solo un commento alla sua vita personale. Niente piรน che una banale battuta, che perรฒ gli รจ scappata proprio mentre parlava conย Connie St Louisย dellaย BBC e docente di giornalismo a University City London, e Deborah Blum, premio Pulitzer ed espertaย degli studi di genere nella scienza e nel giornalismo. La Royal Society, accademia delle scienze britannica, ha preso le distanze dalle sue dichiarazioni e lui ha cercato di scusarsi semplicemente dicendo: “Non volevo offendere nessuno, solo essere onesto”.
A scatenare le polemiche furiose e le accuse di sessismo sono state le parole delย premio Nobel per la medicina:
“Lasciatemi dire le mie difficoltร con le donne. Tre cose succedono quando loro sono in laboratorio. Ti innamori di loro, si innamorano di te, e quando le critichi piangono”.
Parole che non potevano passare inosservate, tanto che la stessa Royal Society di cui fa parte ha preso le distanzeย dalle sue dichiarazioni:
“I suoi commenti non riflettono la nostra visione, perchรฉ troppi talenti individuali non raggiungono il loro potenziale scientifico a causa di questioni di genere e la societร deve impegnarsi per risolvere tutto questo”.
Le scuse diย Hunt sono presto arrivate, anche se a rileggerle sembrerebbero piรน una giustificazione:
“Pensavo davvero la parte sullโavere guai con le donne. Mi sono innamorato di persone in laboratorio e persone si sono innamorate di me, ed รจ dannoso per la scienza. Credo che queste complicazioni emozionali rendano la vita molto difficile.ย Sono molto, molto dispiaciuto se ho offeso, questo รจ terribile. Certamente non lo volevo. Volevo solo essere onesto”.
A voler essere onesti, queste scuse potrebbero davvero non piacere alle donne che lavorano nei laboratori e che ogni giorno si confrontano con un ambiente in cui essere donna e scienziato sembra ancora un binomio difficile da digerire per molti accademici.