MILANO – Pappa-mi è un portale web nato dalla curiosità di una mamma. Muriel Verweij è anche un medico e fa parte della commissione mensa della scuola materna frequentata da suo figlio a Milano. «Con mio marito, che si occupa di informatica, abbiamo pensato di ideare un sito web che raccogliesse tutte le informazioni esistenti su ciò che si consuma nelle mense scolastiche e sul livello di soddisfazione dei piccoli alunni», racconta.
Come primo passo Muriel e il marito, Roberto Previtera, hanno raccolto i dati delle ispezioni effettuate dalle commissioni mensa delle scuole milanesi. «Succesivamente ci siamo occupati di aspetti più tecnici, come l’inserimento di articoli e informazioni sulla nutrizione, l’educazione alimentare e gli stili di vita corretti».
Pappapedia. Una sezione del sito è sviluppata sul modello di Wikipedia e raccoglie tutte le informazioni utili per i genitori dei bambini e per i commissari mensa delle diverse realtà scolastiche. «Abbiamo adottato la filosofia della libera condivisione di informazioni – spiega Muriel Verweij – con lo scopo di divulgare notizie utili, anche dal punto di vista dei progetti di educazione alimentare fra i banchi di scuola e di divulgazione degli stili di vita a tavola appropriati per i bambini».
Statistiche. Nel portale ogni utente registrato può accedere a un’area riservata e inserire le proprie valutazioni sui piatti serviti nelle mense: in questo modo i genitori dei bimbi possono esprimere il proprio parere in maniera indipendente dall’ente scuola. «Durante l’anno scolastico in corso abbiamo contato circa 6mila visitatori unici, le scuole registrate sono 110 e gli utenti registrati 280, tra commissioni mensa e genitori».
Qualità. Il livello di bontà degli alimenti che vengono serviti viene espresso in maniera quantitativa, come dice la fondatrice del sito. «Su una scala da 0 a 100 (con 0 uguale a “pessimo” e 100 uguale a “ottimo”) il risultato è di 56, poco oltre la sufficienza. I risultati migliori si registrano per i primi piatti, mentre il gradimento peggiore è espresso per i contorni». I pasti consumati a scuola devono rispondere alle linee guida dell’INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione), definite a loro volta sulla base della dieta mediterranea, particolarmente equilibrata come apporto calorico e macronutrienti.
Obiettivi. «Il prossimo passo è lo sviluppo di una comunità virtuale, fondata sulla collaborazione fra tutti gli iscritti. Dalle iniziative digitali si passerà poi a quelle pratiche: le prime, in questo senso, sono già state fatte quest’anno, nelle scuole Rinascita, Muratori-Menotti Pio e anche fuori milano, al convegno delle commissioni mensa di Torino organizzato dalla Scuola di Sicurezza Alimentare della città».
