Dalla risonanza magnetica arrivano nuove possibilità di diagnosi precoce per il morbo di Parkinson, la malattia degenerativa del cervello più diffusa dopo quella di Alzheimer ma la cui diagnosi avviene oggi a seguito di un controllo neurologico e quando la patologia è già iniziata e mostra i suoi sintomi.
Il passo avanti è il risultato di uno studio italo-francese che sarà pubblicato a breve sulla rivista internazionale “Brain” e che lascia appunto intravedere nuove possibilità diagnostiche per l’identificazione precoce di questa patologia.
La ricerca ha infatti evidenziato la possibilità di distinguere i soggetti che sono affetti dal morbo da quelli sani grazie ad un particolare esame di risonanza magnetica, con oltre il 95% di affidabilità e combinando tre indici del tessuto cerebrale.
Lo studio è frutto della collaborazione italo-francese tra i ricercatori dell’Irccs Fondazione Santa Lucia di Roma, con il supporto del ministero della Salute, e dell’Inserm-Institut National de la Santé et de la Recherche Médicale di Tolosa.
