Il mercato delle poste si apre dal prossimo primo gennaio alla piena liberalizzazione. Con un ultimo passaggio, l’apertura alla concorrenza anche per la spedizione di lettere e cartoline, tutta la corrispondenza che pesa meno di 20 grammi e che ancora per pochi giorni rappresenta l’ultima ”area di riserva” di Poste Italiane. Così, dal 2011, anche per spedire semplici biglietti, lettere e cartoline, gli italiani potranno scegliere a quale postino affidarli: ancora a Poste, o ad una delle società concorrenti che si apprestano a entrare nel mercato.
Come il gruppo olandese Tnt, per esempio, che punta a diventare il secondo operatore in Italia con una quota del 20%. Mentre Poste italiane guarda alle nuove sfide del mercato, con diverse novità in arrivo. Come il ”postino telematico” che, armato di palmare e ”pos” per i pagamenti elettronici, non consegnerà solo la corrispondenza ma sarà una sorta di ”sportello” d’ufficio postale a domicilio, pronto – per esempio – anche a riscuotere il pagamento di bollettini postali e a stampare la ricevuta, direttamente sulla porta di casa dei clienti. Una novità che vedremo gradualmente nel corso dell’anno, mentre verrà estesa in tutt’Italia anche la ”rivoluzione” del nuovo orario di lavoro dei portalettere. La scadenza per l’ultima tappa della liberalizzazione è imposta da Bruxelles, prevista da una direttiva del 2008. Completa con l’ultimo tassello un percorso avviatod al 2006.
Il mercato è pronto, ma ancora non c’è la legge. Il varo definitivo di un decreto legislativo è atteso entro gennaio, con effetto retroattivo per rispettare il termine posto dall’Europa. Lo schema del provvedimento è stato approvato il 22 dicembre dal Consiglio dei Ministri, che ora per l’approvazione finale attende il necessario parere delle Commissioni parlamentari competenti. Poste Italiane continuerà a garantire il servizio universale sovvenzionato dallo Stato: la piena copertura del territorio, con tutti i servizi di interesse pubblico, dai paesini alle isole, dove i soli ricavi di mercato non coprirebbero i costi.
Intanto va a regime la riforma dell’orario di lavoro dei portalettere già avviata sperimentalmente da settembre in diverse città campione, e da ottobre in in tutti i capoluoghi di provincia: la consegna della corrispondenza prioritaria, raccomandata e commerciale avverrà dal lunedì al venerdì dalle 8 fino alle 16, mentre dalle 14 alle 20 saranno forniti servizi ‘su misura’ come recapito telegrammi, messo notificatore, ritiro a domicilio, ritiro posta registrata. Che saranno assicurati anche il sabato dalle 8 alle 14 assieme alle consegne urgenti di telegrammi e Raccomandata 1.