I bar e i ristoranti italiani sono sempre più costosi in Italia. I prezzi di caffè e portate sono aumentati negli ultimi due anni ben più che nella media degli altri Paesi europei, addirittura a ritmo doppio nei primi nove mesi del 2010.
Tra gennaio e settembre di quest’anno l’incremento è stato infatti del 2,1% contro l’1,2% dell’area euro. Un dato che spicca nell’andamento generale dell’inflazione italiana, rimasta in questi mesi sostanzialmente in linea con quella europea, discostata in poche occasioni solo di alcuni decimali. I dati emergono della newsletter mensile dell’Osservatorio prezzi e tariffe del ministero dello Sviluppo economico, che sottolinea come anche nel 2009, sebbene con un minore scostamento, i prezzi di bar e ristoranti italiani abbiano comunque viaggiato a velocita’ superiore rispetto alla media del continente.
Nel corso del 2009 – evidenzia l’Osservatorio – ”i rincari dei ristoranti e bar, in base all’indice armonizzato, sono stati, per i consumatori italiani, leggermente più onerosi” rispetto alla media dei Paesi europei. In ambito europeo, i prezzi di listino di questa tipologia di pubblici esercizi sono infatti aumentati del 2,2%, mentre in Italia del 2,4%. Tra i principali Paesi del vecchio continente solo la Gran Bretagna ci ha superati: in Francia i prezzi sono aumentati dell’1%, in Germania del 2%, in Spagna del 2,1% e, appunto, nel Regno Unito del 3%. A partire dalla seconda meta’ del 2009 il differenziale inflazionistico a sfavore dell’Italia si è però ”significativamente accresciuto, – rileva l’Osservatorio del ministero – per poi tornare a ridursi nei mesi piu’ recenti: a settembre 2010 il suo valore è stato pari a 0,6 punti percentuali”.
Il risultato è stato che nei primi nove mesi dell’anno, la tazzina di caffè e il piatto di spaghetti sono diventati decisamente più costosi. Mentre infatti in Italia i prezzi nei bar e nei ristoranti sono saliti su base annua del 2,1%, nell’area euro si è registrato mediamente un rincaro ”significatamene inferiore”, pari all’1,2%. Anche in questo caso, tra i principali paesi europei solo il Regno Unito supera l’Italia. In Francia c’è stato addirittura un calo dello 0,4%, mentre in Germania i prezzi sono aumentati dell’1,2% e in Spagna dell’1,1%. In Gran Bretagna l’aumento è stato decisamente più sostenuto e pari al 3,1%.