Entusiasta รจ il commento di Sandro Gozi, deputato del Partito democratico, che in Lorenza Lei vede una speranza per fare raccogliere le forze della Rai: “La nomina di Lorenza Lei alla direzione generale della Rai puรฒ e deve rappresentare l’avvio di una stagione nuova per l’azienda verso un solido rilancio della missione del servizio pubblico”.
Secondo Gozi: “Grazie alla valorizzazione della qualitร e delle eccellenze professionali di cui dispone, spesso sacrificate ad interessi che nulla hanno a che vedere con gli obiettivi del servizio pubblico televisivo la Rai deve ora affrontare un solido rilancio, tanto difficile quanto urgente, confermandosi la piรน grande azienda culturale italiana”.
Sulla stessa linea รจ anche il capogruppo del Pd in commissione Telecomunicazioni alla Camera, Michele Meta, che sottolinea i difetti della gestione di Masi: “Ci auguriamo che la nomina di Lorenza Lei a Direttore generale della Rai apra davvero una nuova stagione per il servizio pubblico ispirata ad una ritrovata autonomia editoriale con il sostegno di tutto il Cda. Sono diversi i problemi lasciati sul tappeto dalla precedente gestione aziendale, a partire dal Piano industriale che allarma i lavoratori dell’azienda, alle strategie da mettere in campo per non perdere il treno del passaggio definitivo al digitale terrestre, che le televisioni concorrenti hanno colto da tempo, al recupero di credibilitร di questi mesi dovuto ad incomprensibili tensioni alimentate dall’ex Dg contro autori e conduttori di programmi di successo, fino alle iniziative da concordare con il Governo per recuperare l’evasione del canone che rappresenta le fondamenta sulle quali deve poggiare il Piano industriale. Nell’augurare buon lavoro a Lorenza Lei, auspichiamo che la politica e il Governo lascino in pace chi dovrร lavorare per il rilancio e per il futuro dell’azienda culturale piรน grande del Paese”.
La senatrice Vittoria Franco loda la nomina di Lorenza Lei in quanto prima donna dg e sostiene che sia una “buona notizia che conferma quanto nel nostro Paese i tempi siano maturi perchรจ le personalitร femminili assumano piรน potere. Nel porgere al nuovo Direttore generale i nostri migliori auguri – prosegue Vittoria Franco – ci auguriamo che questa nomina possa avere un effetto di trascinamento: a Lorenza Lei attribuiamo una grande responsabilitร di discontinuitร per il ruolo e l’immagine delle donne nel servizio radiotelevisivo pubblico. Auspichiamo che possa migliorare in generale la qualitร delle trasmissioni dell’emittenza pubblica, ma anche che ciรฒ avvenga con un occhio di riguardo rispetto sia all’immagine che delle donne viene data sia al ruolo delle donne all’interno della struttura”.
Ultimi in elenco sono arrivati anche gli auguri e i complimenti sia della Fnsi che della Cgil.
Franco Siddi, segretario della Federazione nazionale della stampa, con la sua collaudata diffidenza sarda, non si sbilancia troppo e non firma cambiali in bianco. Ce l’ha giustamente con il piccolo gauleiter Masi (“Con la nomina del direttore generale Lorenza Lei si chiude una vicenda tra le piรน negative della gestione della Rai), fa gli auguri di prammatica (“Al nuovo direttore generale, la prima donna chiamata a gestire il servizio pubblico nel ruolo di direttore generale, va un in bocca al lupo per il prestigioso incarico”), ma poi punta i piedi: alla Lei “tocca un’ereditร pesante e il sindacato dei giornalisti italiani la attende alla prova dei fatti”. Dovrebbe fermarsi qui, invece la telegrammite lo colpisce e continua auspicando “una svolta, indispensabile per il servizio pubblico, sui terreni della libertร e del pluralismo, della qualificazione professionale delle scelte, del rispetto del diritti al lavoro troppo spesso mortificato e materia di contenziosi nei confronti dei colleghi ‘scomodi’ durante la passata gestione, sull’apertura a un piano di riconversione delle forme di lavoro atipico”. Poi si accorge di essersi spinto troppo e punta ancora i piedi: “รจ atteso un segnale nitido per la circolazione di tutte le opinioni a confronto sulle competizioni politiche e di tutte le informazioni e le opinioni essenziali sui referendum. Una sfida grande e normale nello stesso tempo per una personalitร che ha doti di misura e conosce bene la Rai, su cui si misurerร giorno dopo giorno la qualitร della sua direzione”.
Il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, che pure viene dal settore dell’informazione, vola un po’ alto. Fare un elenco da libro dei sogni puรฒ essere un modo per non tenere i piedi a terra e dire che in Rai al peggio non c’รจ mai fine. Dice Fammoni: “Auguri e complimenti per la nomina al nuovo direttore generale della Rai, un’azienda che ha bisogno di cambiamenti e forte discontinuitร rispetto al passato. Come azienda – prosegue – a partire da una piano industriale credibile, della valorizzazione del lavoro e dei dipendenti a partire dal superamento della abnorme quantitร di precariato esistente. Come servizio pubblico riacquisendo dati di autonomia e pluralismo, di qualitร , di inchiesta e di attenzione ai temi sociali. La grande esperienza in Rai di Lorenza Lei รจ sicuramente utile, per quanto ci riguarda siamo come sempre pronti al confronto e a verificare le scelte che ci saranno proposte”.
