Michele Santoro e il suo Annozero saranno ancora sugli schermi tv? Per il direttore generale della Rai Mauro Masi il punto interrogativo c’è, compresa l’indicazione temporale:  ”Non è detto che andrà in onda anche a gennaio. Non escludo nulla e anche Santoro, che è sempre imprevedibile, non esclude nulla”.
Poi c’è anche la questione dimissioni. ”Io rispondo al cda e all’azionista”: Masi si pone così rispetto al voto di sfiducia programmato dall’Usigrai da oggi a giovedi’ e alla mozione dei finiani che sara’ discussa alla Camera il 22 novembre.
Intervistato da Repubblica, Masi afferma di non temere il referendum indetto dal sindacato. ”I giornalisti devono sapere che ho due obiettivi: il risanamento dei conti, già avviato, e rendere effettivamente pluralista la Rai, cioè far vivere sul serio le regole del contraddittorio”, perché ”il mio più grande nemico è il pensiero unico”. ”Se per portare a casa questi risultati devo incassare delle sfiducie ne prendo anche una al giorno”.
Quanto alla mozione, ”invito i deputati a guardare bene il palinsesto della Rai, dove il pluralismo è garantito. La Rai sta stravincendo la battaglia degli ascolti, questo significhera’ qualcosa”.
Sul programma Vieni via con me, la cui prima puntata è andata in onda ieri sera, Masi sospende il giudizio. ”E’ una trasmissione articolata, voglio rivederla per dare un giudizio compiuto” spiega. Tuttavia Saviano ”sbaglia” a sostenere che è stata usata l’arma dei compensi per ostacolare il programma. ”Non sono un censore; i fatti dicono che tutte le trasmissioni sono in onda, pero’ tutti dovrebbero rispettare le stesse regole”, ribadisce, e ”ci sono sprechi da eliminare”. Per questo ”faremo una riflessione molto seria anche sui diritti sportivi: una partita della nazionale costa ormai parecchi milioni e, tra una partita dell’Italia e i posti di lavoro, io scelgo i posti di lavoro”.
Il dg parla anche del tanto criticato Tg1 targato Augusto Minzolini: Â ”Tutti i tg stanno pagando la nuova grande offerta dei canali digitali, e la presenza di Mentana si sente sull’intero Mercato”. Poi ancora: “Moltissime critiche a Minzolini sono apodittiche. Anch’io gli ho mosso degli appunti, ma non ne parlo pubblicamente”.