Un gruppo di disoccupati ha creato il caos a Napoli. In cinquanta hanno preso d’assalto un autobus spaccando i vetri con martelletti e punte di trapano. Il mezzo dell’Anm si trovava all’altezza della fermata tra via Foria e via Cesare Rosaroll e a bordo c’erano circa trenta passeggeri. Poi i riottosi hanno puntato altri tre autobus.
Stefano, autista dell’autobus numero 201, non è per la prima volta vittima di un raid del genere: questo è il secondo in tre mesi e quasi rassegnato dice “ci siamo abituati”.
“Li abbiamo visti sbucare, in circa cinquanta da vico Colonne – racconta – hanno catapultato e incendiato i cassonetti, poi hanno iniziato a distruggere i nostri mezzi. Con delle pinze hanno tagliato le camere d’aria delle ruote, e con martelletti e punte di trapano hanno rotto i vetri. Il bus era affollatissimo e i passeggeri hanno iniziato a urlare. A bordo c’era anche una donna con un bimbo di soli pochi mesi. Appena mi sono reso conto di quello che stava accadendo, ho aperto le porte e ho fatto scendere tutti”.
Giovanni, autista da tredici anni, un raid come questo, invece, non lo aveva visto mai. E, descrivendo la follia di quegli attimi, racconta anche di un ‘buono’ tra i ‘cattivi’. “Quando sono saliti sul bus, uno di loro ha visto una signora invalida, con delle stampelle – racconta – e ha cercato di fermare gli altri. Ma ormai la furia era già pienamente in azione”.
“In quegli attimi non riuscivo a capire se volevano bruciare, rompere tutto o perfino aggredirci”, aggiunge. Terrore anche tra i negozianti del posto che hanno immediatamente abbassato le saracinesche e tra i gestori di ben quattro distributori di benzina che si trovano lungo via Foria: i titolari, quando hanno visto che venivano incendiati cassonetti poco distanti, hanno immediatamente chiuso le valvole di emergenza. Raid, dicono i testimoni, perfettamente organizzati: durati pochi secondi ma con effetti devastanti.
Alcuni turisti hanno perfino immortalato tutto con foto e immagini video, ricordo shock di un pomeriggio di quotidiana violenza a Napoli.
