Nell’ora di musica la figlia è costretta a mettersi le cuffie perché “è roba da infedeli”. Una quindicenne di Reggello, Firenze, è costretta a stare con i tappi in classe perché papà Omar, marocchino musulmano non approva la musica occidentale.
«Mia figlia è felice di seguire le regole del Corano. La nostra religione ci obbliga a non studiare la musica, è scritto nei testi sacri. Non mi sento un fanatico, ma un fedele alle credenze musulmane. Credo di essere il primo in Italia ad aver sollevato questo problema, ma sono contento e lo rifarei», spiega l’uomo.
I suoi compagni in terza media suonano, ascoltano e lei però non sente niente. Fino all’anno scorso la ragazzina non andava nemmeno a scuolae come racconta il Corriere della Sera, a causa delle troppe assenze, la studentessa venne bocciata. La preside segnalò il caso al sindaco e ai carabinieri. Partì una denuncia e si aprì un processo, tutt’ora in corso, nei confronti del padre, colpevole per aver costretto la figlia a rinunciare, almeno in parte, alla scuola dell’obbligo.
Commentando la decisione di mediazione la preside dell’istituto scolastico, Vilma Natali, ha detto: «È stata trovata una soluzione condivisa, che accontenta sia gli insegnanti che i genitori. La vicenda non va enfatizzata».