Alcuni scienziati australiani sono riusciti per la prima volta a moltiplicare cellule staminali umane fuori del corpo, aprendo la strada a nuovi trattamenti per il cancro e le malattie genetiche. I ricercatori guidati dal professor John Rasko del Centenary Institute e dell’università di Sydney, hanno scoperto come manipolare l’ambiente delle cellule staminali che formano il sangue, per farle moltiplicare come se fossero dentro l’organismo.
Nella sperimentazione le cellule staminali erano state collocate su una speciale superficie elastica detta tropoelastina ed il loro numero si è raddoppiato e anche triplicato.
La scoperta ha il potenziale di ridurre il numero di dolorosi prelievi di midollo spinale necessario per il trapianto, e di aumentare sostanzialmente il numero di persone in grado di usare le rare donazioni di sangue ricavato da cordoni ombelicali.
I trapianti di staminali sono vitali nel trattamento di pazienti di cancro il cui midollo spinale è stato distrutto dalla chemioterapia, ma il loro uso è ostacolato dalla difficoltà di prelevare quantità sufficienti di cellule.
Gli studiosi hanno moltiplicato le cellule sia umane che di topi, ma sono state trapiantate solo nei topi, Nella prossima fase sarà sperimentato il trapianto su esseri umani, ed essi stimano che ci vorranno da 5 a 10 anni prima che il metodo possa essere usato per trattare pazienti di cancro.