ROMA – Inaugurato sabato 24 maggio il “Roma Drone Expo&Show“, il primo salone aeronautico sui droni in Italia. Erano presenti uomini in alta uniforme, ingegneri, giovani nerd, Protezione civile, famiglie intere, tutti accomunati dalla passione per l’aeronautica del futuro. Fuori dallo “Stadio Alfredo Berra” c’era una fila di appassionati, tutti venuti per assistere all’invasione di droni prevista nei cieli di Roma. L’iniziativa, promossa dall’associazione Ifimedia ed organizzata dalla società Mediarkè, nasce dall’idea di Luciano Castro, presidente della manifestazione, come risposta al “grande entusiasmo dimostrato dagli italiani per queste macchine volanti strane”.
Come spiega Ilaria Scenna su Il Messaggero, durante l’evento è stato possibile ammirare:
«50 esemplari di Aeromobili a pilotaggio remoto ad ala fissa e rotante, alcuni dei quali effettueranno brevi voli dimostrativi nell’area flight zone. (…) Punta di diamante della manifestazione: il mock-up del “Predator”, lungo 8 metri e con un’apertura alare di 15, dell’Aeronautica Militare, impiegato in attività di ricognizione, sorveglianza e per contribuire alla sicurezza nazionale in occasione di alcuni “grandi eventi” come è accaduto nel 2007, per il vertice Russia-Italia e nel 2009 durante il G8 dell’Aquila. In mostra anche lo “Strix-C”, il nuovo mini-drone dato in uso ai Fucilieri del 16′ Stormo di Martina Franca (Taranto)».
Il nome drone, deriva dall’inglese “drone” (fuco, maschio dell’ape). I suoi campi d’applicazione possono essere svariati, con un notevole abbattimento dei costi rispetto all’uso di un elicottero. Questo è uno dei motivi per cui gli Apr possono essere considerati il vero strumento del futuro. “Possono essere utili in agricoltura, per il sorvolo di siti archeologici o per verificare casi di abuso edilizio – ha spiegato Castro – possono essere schierati dalla Protezione civile per raccogliere immagini in caso di disastri, come ripetitori, portando internet e la banda larga dove non c’e rete”.