La linea D della metropolitana di Roma si farà, ma a cambiare sarà il percorso: non passerà dal centro, ma dalle periferie, secondo la volontà del sidaco Gianni Alemanno. Il progetto iniziale risale al 2007, ora è stato aggiornato, in vista cnhe della possibilità che Roma possa ospitare le Olimpiadi 2020.
“Un’altra linea che passa per il centro non solo è sconsigliabile ma potrerbbe essere inutile – dice Alemanno -meglio una linea circolare che collega le periferie”. Il cambio di rotta è dettato anche da motivi economici. La linea D non rientra nella Legge Obiettivo, quindi niente soldi dallo Stato. La soluzione è rivolgersi ai privati, che infatti finanzieranno l’opera al 50, forse anche 60% in sistema di project financing. Ma se la linea passa, come le altre, dal centro, rischia di essere poco frequentata e quindi poco appetibile. Meglio quindi farla passare dai popoloso quartieri periferici. Senza contare la necessità di evitare tutte le difficoltà incontrate dalla linea C in materia di scavi archeologici, che hanno ritardano i lavori.
La linea D dunque verrà incontro anche alle esigenze del nuovo piano regolatore, fornendo il servizio di mobilità ai nuovi quartieri romani, e risponderà anche alle necessità di nuove infrastrutture necessarie alla candidatura di Roma alle Olimpiadi 2020. L’ipotesi più plausibile è che la linea D collegherà l’Appia con i nuovi centri direzionali della Nomentana e della Bufalotta.
